Fiorentina e Juventus è una gara che ha sempre acceso gli animi specie di sponda viola, “l’odio” calcistico tra le tifoserie affonda in un passato lontanissimo. È il 1928 quando Fiorentina e Juventus si incontrano per la prima volta: i viola società fondata appena un anno e mezzo prima non hanno una rosa all’altezza per sfidare la corazzata bianconera e così la Juve umilia la Fiorentina 11-0. Il giornale di Torino ci va giù pesante e titola: “Firenze, un… dici nulla?”. Un affronto che i tifosi viola non dimenticheranno mai.
Quello è stato l’inizio di una serie di episodi che hanno fatto aumentare la rivalità a dismisura. Nella stagione del mondiale vinto dall’Italia di Bearzot (1982), Fiorentina e Juventus all’ultima giornata (15 maggio) sono appaiate a pari punti. La Viola gioca in Sardegna contro il Cagliari, la Juve va a Catanzaro. Due episodi contestati, almeno secondo i tifosi della Fiesole, che hanno deciso le sorti di quello scudetto: il goal annullato (giustamente) a Graziani su angolo di Antognoni, come dimostrerà la moviola del grande Carlo Sassi.
E il rigore, anche qui, piuttosto netto dato alla Juve per un tiro di Fanna respinto con la mano da Celestini. Eppure per questi due episodi è nato un vero e proprio caso con uno fastidiosissimo slogan della tifoseria della Fiorentina: “meglio secondi che ladri”.
Negli anni 90′ quest’odio cresce ancora, la finale di Coppa Uefa vinta nel doppio confronto (3-1 e 1-1) dai bianconeri, anche qui legata a un episodio molto discusso a Firenze per un presunto rigore non dato alla Fiorentina nella gara di ritorno.
Roberto Baggio idolo dei tifosi viola passa alla Juve
Questa sconfitta pesante è seguita di qualche mese dalla cessione del più grande talento passato per Firenze, Roberto Baggio, che nell’estate del mondiale Italia ‘90, passò appunto alla Juventus scatenando l’ira dell’intera tifoseria con tanto di cortei che riempirono tutto il centro di Firenze.
Le ultime cessioni importanti: Bernardeschi e Chiesa
Negli ultimi anni, ancora due cessioni importanti: Federico Bernardeschi trasferitosi dall’Arno al Po nell’estate 2017 e poi l’ultimo smacco il suo omonimo Chiesa, giunto a Torino la scorsa estate.
E proprio sul calciomercato è stato stuzzicato Allegri nella conferenza stampa della vigilia, il caso di Vlahovic sogno in attacco dei bianconeri: “Non si possono dare giudizi sui giocatori finché non li alleni, i numeri parlano per lui, ma noi abbiamo ottimi difensori per fermarlo”. Il tecnico livornese a tutto tondo ha tirato le orecchie a Rabiot:” Basta parlare delle sue potenzialità, deve fare molto di più” ed elogiato l’uomo del momento in casa Juve, il capitano Paolo Dybala “È maturato e voglioso, s’allena al top e gioca allo stesso modo ed è così che deve essere, perché in campo rendi per ciò che fai durante la settimana“.
L’allenatore della Fiorentina, ex Spezia pur sottolineando il buon momento dei suoi, ha comunque voluto evidenziare il valore degli avversari per evitare pericolosi cali di tensione: “La Juve è sempre una squadra che ha qualità, che non muore mai e la Champions lo ha dimostrato. Arriva con una fiducia diversa dopo quella bella vittoria ed hanno qualità enormi con giocatori veloci, rapidi e tecnici in avanti: dovremo essere praticamente perfetti, voglio il massimo prima della sosta“.
La gara che vedrà dopo molti anni la Fiorentina affrontare la Juve dall’alto in basso della classifica, è inutile dirlo per i bianconeri rappresenta l’ultima chiamata per poter sognare un ritorno nelle vette della classifica, mentre, invece per la Viola vincere contro l’odiata Juve, rappresenterebbe una maggiore consapevolezza nel suo percorso di crescita ed anche un’iniezione di autostima importante.
Le probabili formazioni
Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Chiesa, Locatelli, McKennie, Bernardeschi; Morata, Dybala. All. Allegri.
Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Odriozola, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Bonaventura, Torreira, Castrovilli; Callejon, Vlahovic, Saponara. All. Italiano.