Alle 20.45 nell’anticipo del sabato sera della 23esima giornata la formazione di Massimiliano Allegri è impegnata nella sfida contro l’Udinese, con i friulani alla “disperata” ricerca di punti salvezza. I padroni di casa vogliono dimenticare subito la bruciante sconfitta di San Siro. La partita di domani sera è un’occasione ghiotta da non perdere.
Qualche dubbio di formazione in casa Juve
Rispetto alla gara di Milano, il tecnico livornese dovrebbe apportare alcuni cambi; il che è normale visto i numerosi impegni e soprattutto per scongiurare altri infortuni. Tra i pali ritorna Szczesny. L’estremo difensore polacco, estromesso dalla sfida con l’Inter in quanto non aveva fatto ancora il vaccino, e ora disponibile.
In difesa coppia centrale formata da de Ligt e Rugani, con Cuadrado che si riappropria della fascia destra dopo la squalifica. Sull’altro lato del campo invece si palesa il primo dubbio di formazione. Allegri non sembra ancora convinto su chi schierare tra Pellegrini e Alex Sandro. Il terzino brasiliano, al centro di numerose critiche dopo l’errore in Supercoppa ha trovato nel suo mister parole di conforto.
A margine della conferenza della vigilia, il tecnico bianconero si esprime così sulla possibilità nello schierare il giovane 17 bianconero: “Potrebbe giocare dall’inizio perché sta bene. Rientrerà Cuadrado, poi c’è De Sciglio così come Alex Sandro che prima dell’errore aveva fatto bene contro l’Inter”.
Una carezza per il laterale ex Porto, in un momento di chiara difficoltà che ormai perdura da diverso tempo.
In mezzo al campo concessa una chance a Bentancur al fianco di Locatelli. Il centrocampista azzurro è sottoposto a un vero e proprio tour de force, il che evidenzia la sua importanza in un reparto evidentemente carente di qualità.
A sinistra dovrebbe essere sfruttato l’ottimo momento di forma di Bernardeschi. Il ragazzo di Carrara, dopo momenti davvero difficili sembra stia trovando la continuità di rendimento che tanto gli è mancata negli ultimi anni in bianconero, tanto da conquistarsi anche la fiducia del popolo bianconero, spesso non tenero nei suoi confronti. Un’altra bocciatura per Rabiot, che nonostante l’ampio credito concesso da Allegri, non ha mai fornito prestazioni degne di nota.
Al contrario del francese, c’è un giocatore che attraverso il campo si sta cucendo addosso un ruolo fondamentale per Madama. Sulla corsia di destra, confermatissimo (e non potrebbe essere altrimenti) McKennie, reduce dalla buonissima prova di San Siro, condita dal gol dell’illusorio 0-1.
L’americano rappresenta una mosca bianca nel centrocampo della Juve, in quanto abbina a importanti doti fisiche, ottime doti di inserimento e una propensione al gol davvero unica se confrontata a quella dei suoi compagni di reparto.
Ancora una panchina per Arthur. Nonostante il buon ingresso contro la Roma, sembra non essere scoccata la scintilla tra lui e Allegri, e nonostante il tecnico abbia escluso categoricamente una sua partenza, non si può avere la certezza che il centrocampista brasiliano si accontenti di qualche spezzone di partita: specie se ai Mondiali manca un anno.
Dybala tra campo e mercato
A sostegno dell’unica punta Morata, giocherà Dybala. Il giocatore argentino dopo la panchina di Milano, ha tutta l’intenzione di far parlare il campo, anche se al momento a tener banco è ciò che succede al di fuori del rettangolo verde.
Dall’Argentina infatti rimbalza l’indiscrezione che vorrebbe la Joya non più così convinta di rinnovare il contratto. Pare che il ragazzo non abbia gradito le parole di Arrivabene e che i rapporti si siano irrigiditi.
Allegri ha glissato sull’argomento, mettendo, invece, in evidenza l’importanza della Joya per questa Juventus: “Ai contratti pensa la società, non mi riguarda la cosa. Dal punto di vista tecnico, Dybala l’ho cresciuto quando è arrivato dal Palermo. E’ un giocatore straordinario che può dare tanto, nella seconda parte di stagione ci aspettiamo tutti molto sia in fase realizzativa che in quanto a prestazioni. E’ un grande calciatore”.
Non sarà invece della partita Leonardo Bonucci. Il centrale reduce dall’episodio di San Siro che lo ha visto discutere animatamente con un membro dello staff dell’Inter, non è stato convocato a causa di un risentimento muscolare.
Occhio alla trappola Udinese
La Vecchia Signora dovrà vedersela con un avversario altrettanto desideroso di punti. La squadra di Cioffi arriva dalla sonora sconfitta casalinga con l’Atalanta e i soli 4 punti che la tengono lontana dalla zona retrocessione sono un campanello d’allarme che non può non essere ascoltato.
I friuliani oltre alle indiscusse doti fisiche hanno tra le loro fila alcune individualità di tutto rispetto. Pussetto, Deulofeu e la rivelazione Beto sono le armi con le quali provare a far passare un brutto sabato sera al popolo juventino, e non sarebbe la prima volta.
Nella stagione 2015-2016 l’Udinese fu corsara allo Stadium grazie al gol di Thereau, e visto il precario rendimento della formazione di casa, le sorprese non sono da escludere a priori.
Per dimenticare il primo trofeo sfumato della stagione, la Juventus può e deve ripartire in unico modo: vincendo, e possibilmente, convincendo.
Le probabili formazioni
Juventus (4-2-3-1): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Rugani, Pellegrini; Locatelli, Bentancur; McKennie, Dybala, Bernardeschi; Morata.
UDINESE (3-5-2): Padelli; Perez, Nuytinck, Benkovic; Molina, Pussetto, Walace, Deulofeu, Udogie; Beto, Success.