Dopo l’oro e il record paralimpico nei 100 metri farfalla, oggi Carlotta Gilli si è aggiudicata un prezioso argento nei 100 dorso, dietro all’americana Gia Pergolini.
L’emozione per la nostra azzurra durante la premiazione di ieri è stata indescrivibile: “Ricevere la medaglia da Valentina Vezzali è stato qualcosa di veramente straordinario, perché ci rappresenta e rappresenta tutto lo sport”, ha dichiarato la nuotatrice torinese ai microfoni di Rai Sport.
Esordio d’oro
Soprannominata Wonder Gilli, nella giornata di ieri Carlotta ha dimostrato di essere una vera e propria supereroina, dal momento che non ha semplicemente vinto un oro olimpico al suo debutto ai giochi, ma si è aggiudicata il nuovo record paralimpico nei 100 metri farfalla S13, fermando il cronometro su 1’02”65.
“Sono veramente senza parole. Questa gara l’ho sognata tantissime volte e me la immaginavo così. Volevo conquistare quel titolo che a Londra mi era sfuggito e sono arrivata qui con la voglia di riprendermi i 100 farfalla. Ringrazio tantissimo anche Alessia Berra che mi ha tranquillizzata. Con il primo e secondo posto abbiamo fatto un capolavoro”, ha dichiarato Carlotta Gilli dopo la strepitosa gara.
Dopo la premiazione, alla domanda cosa c’è dietro questa medaglia d’oro, la campionessa paralimpica ha risposto: “Credo che ci sia tantissimo lavoro, ma non solo mio; ringrazio tantissimo mia mamma, mio papà, mia nonna e tutti quelli che mi hanno seguita: il mio allenatore Andrea, il mio preparatore atletico Pier, le Fiamme Oro, la mia società, la Rari Nantes Torino, tutto lo staff. Senza di loro non avrei potuto ritirare questa medaglia”.

Il palmares cresce, ma ci sono ancora tante gare
“Oggi ho vissuto un’altra grandissima emozione! Sono molto contenta di questo secondo posto, forse non esageratamente sul tempo, ma parlando con il mio allenatore, vediamo cosa dobbiamo mettere a posto, però quella di oggi è una medaglia d’argento che vale tanto in un contesto del genere. Sapevo che sarebbe stata dura fin dall’inizio, ancora prima di arrivare a Tokyo, ma sono felice”.
Carlotta però è solo a metà strada in questa emozionante e vincente competizione, visto che ha deciso di prendere parte a tutte le gare, compresi i 100 rana, il suo punto più debole.
Nella gara dei 100 metri farfalla, il supporto di Alessia Berra è stato fondamentale, poiché è riuscita a tranquillizzarla scherzando e parlando del più e del meno, nonostante dovesse gareggiare anche lei nella medesima batteria. “Oggi ero molto più tranquilla di ieri; il peggio è passato con la prima gara. Giorno dopo giorno inizio a prendere un po’ più di consapevolezza e a capire dove sono, rendendomi conto di tutto il percorso che ho fatto per arrivare fino qua. Il primo posto di ieri mi ha rincuorata sul fatto che comunque andranno le prossime gare, una medaglia d’oro l’ho portata a casa, facendo arrivare tutta l’Italia sul gradino più alto del podio”.