L’attesa per il big-match di domani sera sta per finire. Nella splendida cornice di San Siro, Milan e Juventus si affronteranno in uno dei duelli più nobili della storia del calcio italiano. Entrambe si presentano alla gara di domani sera con l’obiettivo di vincere, anche se con motivazioni diverse: i rossoneri vogliono continuare a mettere pressione all’Inter capolista, mentre i bianconeri vogliono rimanere attaccati al treno Champions.
Cuadrado esterno alto. Dubbi a centrocampo
Reduce dal roboante e convincente successo in Coppa Italia, la squadra di Massimiliano Allegri è chiamata a continuare il proprio percorso di crescita, che deve necessariamente coincidere con il portare a casa il bottino pieno dalla sfida di domani. Dopo un inizio di stagione traballante e i molti punti persi per strada, la formazione sabauda ha esaurito i bonus: da ora sono vietati altri passi falsi.
Con la vittoria nell’ultima gara di Campionato, e complice la sconfitta casalinga del Milan contro lo Spezia, sono diventati sette i punti che dividono le due compagini. Un’occasione ghiotta per la Juve che domani ha, oltre l’obiettivo dei 3 punti, un altro compito altrettanto importante.
I bianconeri infatti hanno il dovere di sfatare un tabù che in questo campionato li vede assoluti protagonisti. In questa stagione infatti non hanno ancora ottenuto una vittoria contro le prime della classe. Tra Atalanta, Inter, Milan e Napoli (sia andata che ritorno) dei 15 punti a disposizione, ha collezionato 3 pareggi e 2 sconfitte.
Un bottino povero e che non rende onore allo status che la Juventus si è guadagnata nella sua storia ultracentenaria: un ruolino di marcia che va sicuramente corretto. Per avere la meglio dei rossoneri, Allegri starebbe meditando a qualche cambio soprattutto nella disposizione dei giocatori.
Cuadrado infatti dovrebbe essere spostato qualche metro più avanti con l’inserimento di De Sciglio come terzino destro. A sinistra ritrova una maglia da titolare Pellegrini (al momento in vantaggio su Alex Sandro), con de Ligt e il rientrante Chiellini a formare il quartetto difensivo a protezione di Szczesny.
Una gara speciale per Locatelli
In mezzo al campo chiavi consegnate (e in verità mai tolte) a Locatelli. Il classe ’98 si è calato ormai completamente nel mondo bianconero, con il quale ha un piccolo debito, soprattutto se si parla di Milan–Juve. Quando ancora vestiva la maglia rossonera fu proprio un suo gol nella stagione 2016-2017 a decretare la sconfitta bianconera: domani potrebbe essere l’occasione giusta per farsi perdonare.
Al suo fianco è ballottaggio a tre tra Rabiot, Bentancur e Arthur. Quest’ ultimo, reduce da una prestazione molto convincente con la Sampdoria sta piano piano conquistando la fiducia di Allegri, che nella conferenza stampa di vigilia, su espressa domanda, ha sottolineato l’importanza del giocatore: “La rosa è questa è rimarrà questa. Non dimentichiamoci che Arthur veniva da sei mesi di inattività. Doveva solo ritrovare il minutaggio e ora sta giocando bene. Il giocatore Arthur non si discute, ha bisogno di giocatori con determinate caratteristiche al suo fianco. È un titolare della nazionale brasiliana“
Non è da escludere quindi che la coppia Locatelli–Arthur, richiesta a gran voce da una parte importante del popolo bianconero, non si possa vedere dal primo minuto. Il trio a sostegno di Morata dovrebbe essere formato da Cuadrado, Dybala e McKennie, in vantaggio su Bernardeschi.
Allegri è conscio che per tornare da Milano con l’intera posta in palio servirà una gara attenta e al contempo coraggiosa. Il tecnico con queste parole presenta l’avversario dei bianconeri: “Sappiamo che non è facile, perché il Milan fa gol e ha ottime caratteristiche sia sulle palle alte che sui contropiedi. Ha dei giocatori con ottima tecnica e vengono da un periodo lungo con tanti risultati positivi. Stiamo lavorando per cercare di agguantare e rimanere vicino alle prime quattro. Non abbiamo vinto ancora con le prime quattro, speriamo che domani sia la prima volta“.
Come per Locatelli, anche il tecnico livornese ha un passato in rossonero, condito da uno Scudetto e una Supercoppa italiana: un passato che, come dice il mister, non può essere cancellato, ma ciò che conta è il presente, è la Juventus.
Il Milan vuole vincere, Pioli a caccia del primo successo contro Allegri
I rossoneri arrivano dalla cocente sconfitta contro lo Spezia, in una gara condita da numerose polemiche. Ma si sa, una squadra che vuole provare a lottare fino all’ultimo per obiettivi importanti, non può appellarsi solamente agli errori arbitrali. Di questo è consapevole tutto l’ambiente, che vuole dimenticare in fretta quanto successo e riprendere il proprio inseguimento all’Inter.
Il tecnico rossonero Stefano Pioli ha presentato così la partita: “La Juventus è partita non bene ma adesso è in ottima forma. La Juve sta dimostrando la sua forza, è imbattuta da 8-9 partite e sta cercando di recuperare punti, è la quinta in classifica. Riuscire a vincere domani sarebbe molto importante. Non sarà sufficiente fare una prestazione normale, ma servirà una gara di livello alto. E ne abbiamo la possibilità“
Una partita che non può essere come le altre, e non lo è soprattutto per l’allenatore del Milan. Infatti nei precedenti tra lui e Allegri non è mai risultato vincente: nei 18 precedenti, 4 pareggi e 14 vittorie per il tecnico toscano. Una tendenza che Pioli avrà tutta l’intenzione di invertire.
C’è grande entusiasmo e consapevolezza in casa Milan di poter disputare una gran gara. La formazione di casa sta disputando un ottimo campionato, considerando anche le numerose defezioni che hanno falcidiato la rosa rossonera. A tali inconvenienti il Milan ha sopperito proponendo un calcio piacevole, corale e mostrando un’identità ben definita.
Con i recuperi di Calabria, Romagnoli e soprattutto di Bennacer i rossoneri sono pronti a rendere alla formazione ospite la vita impossibile, o meglio, un inferno. La Juventus è avvisata.
La scala del calcio è pronta ad aprire le porte per accogliere un grande classico del calcio italiano: uno spettacolo da non perdere.
Le probabili formazioni
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Romagnoli, T. Hernandez; Krunic, Tonali; Saelemaekers, B. Diaz, R. Leao; Ibrahimovic.
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; De Sciglio, De Ligt, Chiellini, Pellegrini; Locatelli, Bentancur; Cuadrado, Dybala, McKennie; Morata.