La Juventus avrebbe potuto dare una svolta al proprio campionato a inizio gara era due soli punti dall’Atalanta (che pure deve recuperare una gara) e quindi con l’eventuale vittoria per la prima volta in stagione avrebbe agguantato l’obiettivo minimo stagionale ossia il quarto posto. Il Milan dopo le vittorie di Inter (in rimonta e al 90′ contro il Venezia) e Napoli (in scioltezza contro una Salernitana falciadiata dalle assenze covid), poteva recuperare i partenopei e riprendersi il secondo posto in solitaria.
A San Siro però hanno vinto le difese, aiutate tra l’altro dal pessimo terreno di gioco, che non hanno permesso alle squadre di essere veramente pericolose in area di rigore. E così si direbbe con una citazione shakespeariana “much ado about nothing”, ossia molto riumore per nulla. Il macht clou della 23 esima giornata, non ha spostato gli equilibri e ha offerto spettacolo solo in tema di agonismo e desiderio di vincere, nulla più.
La cronaca
Gara ad altissimo coefficiente di agonismo, la squadre iniziano in modo aggressivo autoannullandosi, spallate, accellerazioni improvvise e nonostante un arbitraggio in stile inglese di Di Bello, molti fischi. Le sfide sulle fasce gli scontri Teo Hernandez- Cuadrado e quella tra Leao-De Sciglio sono segno di un atletismo e una trance agonistica che di fatto impedisce alla gara di decollare in termini di conclusioni a rete. Nella prima frazione, un tiro di Cuadrado respinto da Maignan, uno di Leao dopo un uno-due al limite con Diaz smanacciato da Szczesny e una sciabolata fuori di Dybala dopo un’azione avvolgente al limite. Per il resto tanta artiglieria in mediana e falli tattici, una partita non cattiva, ma maschia.
Nella ripresa parte meglio la Juve, Dybala in un paio di occasioni sgasa cercando il guizzo che non trova. Il Milan ci prova in un paio di occasioni con Giroud (subentrato al 30′ per sostituite Ibra infortunato) e soprattuto con Teo Hernandez in solitaria, ma il numero uno bianconero blocca a terra. Le grandi partite di Betancur per la Juve e Tonali sponda rossonera, raccontano di come la gara viva soprattutto delle sfide in mediana con diverse fasi della gara un po’ confuse. Negli ultimi 10 minuti con le squadre sfilacciate e nonostante i numerosi cambi: fuori Locatelli e Cuadrado per la Juve (al loro posto Bernardeschi e Arthur), Diaz e Messias per i rossoneri rimpiazzati da Bennacer e Saelemaekers il canovaccio non cambia e anzi si avverte la volontà di non perdere più che quella di tentare il colpo decisivo. Pareggio giustissimo. I tecnici a fine gara hanno comunque elogiato la bontà della disputa.
17esima sfida tra i due tecnici: ancora zero vittorie per Pioli che non riesce nemmeno stasera a sfatare il tabù Allegri
Massimiliano Allegri: “Stasera è stata una bella partita, una partita importante in caso di sconfitta saremmo andati a 10 punti e sarebbe stata dura. Negli ultimi 20 metri dobbiamo essere più lucidi, noi abbiamo fatto meglio nella ripresa. Per noi rimanere a questa distanza era importante abbiamo tenuto il Milan a 7 punti, noi abbiamo già giocato tre scontri diretti. Cercavamo di vincere questa sera ma non ci siamo riusciti. In questo momento nella classifica visto come eravamo partiti sono contento“.
Di umore differente Stefano Pioli: “Il bicchiere è mezzo vuoto, non per il pari di questa sera che ci sta, per i tre punti persi contro lo Spezia. Ci è mancata l’ultima giocata, forse un po’ di cattiveria in area di rigore. Dopo la sosta abbiamo il derby, se battiamo l’Inter possiamo pensare di andare fino in fondo e provare a vincerlo il campionato, se dovessimo perdere, la stagione sarebbe molto simile a quella scorsa“.
Serie A di nuovo in campo a febbraio: la Juve affronterà in campionato l’Hellas Verona e ai quarti di Coppa Italia il Sassuolo, mentre per i rossoneri dopo il derby contro l’Inter e ci sarà la Lazio di Sarri nella sfida da dentro o fuori della Coppa nazionale.
Il tabellino
MILAN: Maignan; Calabria (30′ st Florenzi), Kalulu, A. Romagnoli, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Messias (16′ st Bennacer), Brahim Diaz (16′ st Saelemaekers), Leao (30′ st Rebic); Ibrahimovic (28′ pt Giroud). Allenatore: Pioli
JUVENTUS: Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado (20′ st Bernardeschi), Locatelli (20′ st Arthur), Bentancur (45′ st Rabiot), McKennie; Dybala (45′ st Kulusevski), Morata (29′ st Kean). Allenatore: Allegri
ARBITRO: Di Bello