Fin da piccola, Lucrezia Colombotto Rosso, sapeva che il golf sarebbe stata la sua strada. Classe ’96, nasce a Torino e a 11 anni si innamora letteralmente del green.
Tutto inizia per caso, in un mercoledì pomeriggio qualsiasi, quando suo padre decise di portarla con sé in campo pratica. Da quel giorno capì che quello sarebbe stato il suo posto, decidendo pertanto di abbandonare il tennis, sport che stava praticando a livello agonistico.
Dal 2016 entra a far parte dei golfisti professionisti, iniziando la carriera da proette e giocando stabilmente nel massimo circuito europeo: il Ladies European Tour (LET).
La vita da golfista professionista
L’amore per il golf e la determinazione l’hanno portata ad ottenere importanti risultati. Nel 2019 vince la medaglia d’oro al Qualifier Europeo dello US Women’s Open, facendola entrare nella terza posizione del ranking al LET.
Il 2020 è stato poi un anno fondamentale nella svolta della sua carriera: durante il lockdown ha continuato ad allenarsi costantemente e riprese le competizioni, è riuscita ad aggiudicarsi e a partecipare a diversi tornei, come ad esempio al Race to Costa del Sol, piazzandosi al 24esimo posto nell’ordine di merito del circuito.
Questi successi le hanno permesso di qualificarsi alle Olimpiadi di Tokyo come esordiente, nella specialità individuale che si giocherà dal 4 al 7 agosto al Kasumigaseky Country Club, con formula stroke play sulla distanza di 72 buche. In questa gara vengono calcolati i colpi eseguiti in ogni buca, tenendo conto dell’esperienza del golfista.
Per Lucrezia poi, il passaggio da dilettante a professionista non è stato semplice, poiché l’organizzazione è un elemento fondamentale nel golf e finché ci si diletta nella categoria degli esordienti, l’unica preoccupazione è giocare, ma una volta diventata proette, nel suo caso a 19 anni, iniziano le piccole e grandi sfide con una nuova quotidianità: una vita fatta di valigie, viaggi, trasferimenti e tensioni pre gara.

L’ispirazione verso le grandi del green e l’impegno nel sociale
Lucrezia Colombotto Rosso si ispira costantemente a due grandissime professioniste: la romana Diana Luna, con la quale ha avuto modo di giocare ed allenarsi e la messicana Lorena Ochoa, che in sei anni è riuscita a scalare la classifica mondiale diventando la numero uno al mondo. Una stima che va oltre il lato sportivo, dal momento che l’atleta sud americana ha una fondazione benefica rivolta ai bambini più bisognosi. Per questo motivo l’azzurra vorrebbe contribuire a sua volta a dare una mano nel sociale, aprendo una Onlus che aiuterebbe i bambini in difficoltà, con attività legate all’istruzione, alla salute e all’inclusione mediante lo sport e il golf in particolar modo.
L’esordio a Tokyo 2020
L’atleta azzurra proverà per la prima volta a strappare una medaglia alle Olimpiadi, dal momento che Tokyo 2020 rappresenta il debutto in assoluto della golfista torinese in questa competizione. Insieme a Giulia Molinaro fa parte del team femminile azzurro che scenderà sul green il prossimo mese.
Lucrezia dovrà vedersela con la favorita sudcoreana Inbee Park, la quale proverà a ripetere il successo ottenuto a Rio 2016, oltre alla campionessa mondiale statunitense Nelly Korda, sua sorella Jessica e le connazionali Danielle Kang e Lexi Thompson.
Non sarà facile affrontare le grandi del golf, ma Lucrezia Colombotto Rosso è fiduciosa degli ultimi successi ottenuti, pronta a dare il meglio di sé, visto che il suo motto è divertirsi e sorridere sempre, anche quando le cose sembrano non andare per il verso giusto. In questo caso però saranno pronti ad intervenire due portafortuna che l’accompagneranno in questa nuova avventura: un cornetto rosso e un cappello a forma di coccinella, oltre che un talismano della nonna a forma di farfalla, considerato come l’oggetto e il bene più prezioso in assoluto.