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sabato 10 Giugno 2023

La Juventus cambia strategia sul mercato: investimenti mirati e condivisione

La novità è che la società ha deciso di concedere più potere decisionale a mister Allegri: da allenatore a manager alla Ferguson

L’acquisto incredibile di Vlahovic, l’operazione intelligente di Zakaria, fino ad arrivare alle cessioni di Kulusevski, Bentancur e Ramsey. Ciò che si può dire con grande fermezza è che la Juventus è stata la protagonista assoluta del calciomercato invernale. Sotto l’ottima regia del duo Arrivabene-Cherubini, i bianconeri hanno fatto una serie di operazioni che hanno consentito da un lato di rinforzare l’organico e dall’altro di abbassare in maniera consistente il monte ingaggi.

La Vecchia Signora però ha fatto molto di più: oltre alle azioni operate nel mercato, è il metodo di lavoro utilizzato che segna uno spaccato rispetto alla tradizione, proiettandola verso una visione sempre più lungimirante.

Più potere decisionale per Allegri: da allenatore a manager

La Juventus ha sempre fatto intendere che in fase di rafforzamento della rosa il gruppo dirigente ha un ruolo centrale nella scelta dei giocatori, con l’allenatore che in seconda battuta deve essere abile nell’ottenere il massimo con il materiale a disposizione. Tale modo di operare è stato confermato più volte dalle parole di Allegri, interrogato sull’argomento soprattutto nella sua esperienza precedente alla guida dei bianconeri.

Un tema interessante, specie se in esame si prendono in considerazione le altre grandi società europee, dove da diversi anni a questa parte è sembrata esserci molta più condivisione tra gruppo dirigente e tecnico. Caposcuola di questa metodologia è stato senza ombra di dubbio Sir Alex Ferguson, la figura manageriale più importante della storia del calcio moderno.

L’ex tecnico del Manchester United è stato l’apripista di un ruolo che metteva insieme le competenze di campo a quelle della scelta dei giocatori. Con un potere maggiore, l’allenatore poteva così dare un contributo importante nel selezionare giocatori adatti alle sue esigenze. Wenger, Mourinho, Klopp hanno poi perseguito la strada tracciata da Ferguson facendo del ruolo di manager una condizione imprescindibile per poter lavorare.

La possibilità di poter incidere in maniera così determinante nella formazione di una squadra non può che far gola anche ad Allegri che, negli ultimi mesi della sua prima esperienza sotto la Mole probabilmente sente che dopo un quinquennio di vittorie è arrivato il momento anche per lui di avanzare qualche richiesta in più.

Mercato Juventus - Vlahovic
Dusan Vlahovic (Instagram)

Dal divorzio ai nuovi acquisti, la Juventus cambia pelle

Pare che sia stato proprio questo il motivo della separazione tra Allegri e la Juventus, con la società forse non ancora pronta per un cambiamento che, con il senno di poi, era inevitabile. Già, perché l’Allegri 2.0 simboleggia un’apertura della proprietà bianconera a un cambiamento, ad una maggiore condivisione.

Pare infatti che nei colloqui che hanno portato al ritorno del tecnico di livornese a Torino, il mister abbia rivendicato il suo status chiedendo espressamente maggior coinvolgimento nelle strategie di mercato.

Già dal mercato estivo, compatibilmente con le possibilità economiche del club, l’acquisto di Locatelli ha testimoniato un cambio di rotta nella strategia dei bianconeri: nonostante una trattativa estenuante, la dirigenza sabauda non ha mai preso in considerazione un piano B e con determinazione ha raggiunto l’obiettivo.

Un colpo mirato atto a soddisfare le esigenze del tecnico che in quella zona di campo aveva chiesto un giocatore con quelle caratteristiche. Ciò che poteva sembrare una teoria a prova di smentita, il mercato invernale ha fugato ogni dubbio circa la linea intrapresa dalla società.

Alla formazione di Allegri servivano un bomber e un giocatore che potesse dare fisicità in mezzo al campo. L’area dirigenziale bianconera non si è fatta cogliere impreparata e, sottotraccia, ha formalizzato due acquisti di livello. Alla corte del mister sono arrivati il miglior giovane in circolazione (Vlahovic) e un centrocampista dotato di grande fisicità e buone doti tecniche (Zakaria): ancora una volta in piena linea con le esigenze del mister.

Dopo il grande lavoro fatto e l’ingente sforzo economico da parte della proprietà, la palla passa ad Allegri e alla squadra, a cui non sono più concessi passi falsi.

Mercato Juventus - Zakaria
Denis Zakaria (Instagram)

Zero alibi

Ora la Vecchia Signora con gli ultimi innesti ha tutte le carte in regola per disputare una seconda parte di stagione che restituisca l’onore e il prestigio che la Juventus merita. Da ora non può essere ammessa una proposta di gioco troppo cauta e rinunciataria visto l’enorme potenza di fuoco del reparto offensivo, migliorato sensibilmente con l’arrivo del capocannoniere della Serie A.

Con l’innesto di Zakaria, la mediana bianconera ha l’uomo giusto per garantire maggior copertura alla linea difensiva e per liberare Locatelli da compiti di interdizione per permettergli di rendersi più pericoloso in zona gol.

Il quarto posto è un obiettivo alla portata dei bianconeri che attraverso un mercato aggressivo e oculato lanciano un chiaro segnale: la Juve vuole tornare ad essere la Juve.

Christian Licciardi
Christian Licciardi
Classe 1992, aspirante giornalista laureato in Scienze della Comunicazione. Fin da piccolo coltivo il sogno di diventare redattore sportivo. Ho collaborato con due testate giornalistiche che mi hanno permesso di trattare di Juventus e di realizzare interviste a celebri personaggi del mondo del calcio. Vorrei che la mia più grande passione si trasformasse nel mio lavoro.

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