Crollo verticale della Juventus che nella ripresa affonda sotto i colpi del Villareal di Unai Emery che surclassa per preparazione tecnica e scelta nei cambi Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano dopo un buon inizio della sua squadra, non ha saputo leggere l’involuzione tecnico-tattica della sua squadra nella ripresa, attendendo che le prime mosse le facesse l’avversario. Cuadrado, Rugani per l’errore decisivo sul primo rigore e Arthur peggiori in campo.
La cronaca
Inizio al piccolo trotto, le squadre si temono e rispettano, nei primissimi minuti meglio il palleggio del sottomarino giallo, la Juventus punta sulla compattezza difensiva. Al 10′ primo vero affondo bianconero: Cuadrado fugge sulla destra, scodella un perfetto cross su cui Morata costringe al miracolo Rulli. La Juve avanza l’azione del suo pressing e guadagna campo, al 21′ De Sciglio imbecca al centro Vlahovic che di sinistro centra la traversa. La Juventus continua a gestire palla, ma in pratica dopo il legno dell’attaccante serbo si spegne e il sottomarino giallo prende coraggio.
La ripresa
Nel secondo tempo la squadra di Allegri non affonda più, non riuscendo a sfondare la linea maginot spagnola, si affida a continui passaggi orizzontali con un centrocampo che gioca col freno a mano tirato. Arthur, impalpabile, non verticalizza mai e in ripiegamento azzarda dribbling difensivi che fanno perdere sicurezza al reparto arretrato. Il vero limite è la continua imprecisione negli ultimi metri nei pressi dell’area di rigore, dove sia Vlahovic che Morata, apparsi ispirati, non vengono serviti che spalle alla porta, oppure in maniera imprecisa. La mediana bianconera non incide, la distanza tra i reparti non viene più rispettata e così quando l’allenatore spagnolo inserisce forze fresche in attacco la retroguardia della Juve va in affanno, prima Rugani stende il neoentrato Moreno, dopo consulto del Var al 76′ l’arbitro Marciniak affida il penalty che lo stesso Moreno insacca piegando le manone protese di Szczesny.
Dopo il primo vantaggio spagnolo, cala il sipario
Da li in poi la la Juventus sparisce dal campo e il Villareal affossa i bianconeri, prima con Torres e poi ancora su rigore da Groeneveld. Eccessiva la punizione inflitta dagli spagnoli, ma il tecnico toscano dovrà riflettere sulle cadute psicologiche di una squadra che quando va sotto non sa più riprendersi. Fuori dall’Europa per il terzo anno consecutivo agli ottavi, e ancora una volta contro una squadra tutt’altro che imbattibile, e per giunta con un risultato che non lascia nemmeno il retrogusto del destino avverso, perché gli spagnoli più dei biancori hanno cercato di vincere, mentre i tardivi cambi di Allegri Dybala al ’81 con la squadra già in svantaggio mostrano come forse la Juve cercasse i supplementari e forse i calci di rigore. Ora testa al campionato con l’amara constatazione che la lunga striscia positiva in Serie A, più che di una ricompattata sicurezza, sono magari più figli della mediocrità, in cui da diversi anni sta sprofondando il calcio italiano.
Le dichiarazioni
Allegri:” La squadra per 70′ minuti ha fatto una buona partita, non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, a volte nel calcio succede così basta un episodio e le gare vengono decise. Dopo la rete ci siamo disuniti e abbiamo perso il controllo della gara”
Il tabellino
JUVENTUS-VILLARREAL 0-3
Reti: 78′ Moreno, 85′ Torres, 90’+2 Groeneveld
Juventus: Szczesny; Danilo, De Ligt, Rugani (79′ Dybala), De Sciglio; Cuadrado, Locatelli (83′ Bernardeschi), Arthur, Rabiot; Vlahovic, Morata (86′ Kean). A disposizione: Pinsoglio, Perin, Chiellini, Pellegrini, Miretti. All. Allegri.
Villarreal: Rulli; Aurier, Albiol, Pau Torres, Estupinan; Pino (65′ Chukwueze), Parejo (86′ Pedraza), Capoue, Trigueros (65′ Coquelin); Lo Celso (73′ Gerard Moreno), Danjuma. A disposizione: Asenjo, Mario Gaspar, Foyth, Iborra, Dia, Rubén Peña, Mandi, Gomez. All. Emery.
Arbitro: Marciniak
Ammonito: 90′ de Ligt (J)