Ottavo risultato utile consecutivo in Serie A per la Juventus dopo l’amara sconfitta in Supercoppa contro l’Inter, i bianconeri continuano la corsa al quarto posto per la qualificazione Champions. In attesa di vedere i risultati delle altre squadre che precedono: Inter, Milan, Napoli e Atalanta, in rigoroso ordine di classifica. Un’importante iniezione di fiducia in vista della partitissima contro il Milan domenica sera in posticipo. I bianconeri vincono e agganciano l’Atalanta al quarto posto, ma la Dea deve ancora giocare il posticipo contro la capolista Inter e poi recuperare (o al massimo vincerlo a tavolino) il match contro il Torino.
In questa importante rincorsa della Juventus targata Allegri due punto zero, scoppia il caso Dybala. Un goal, giocate da applausi, ma nessuna esultanza da parte dell’asso argentino alla sua rete, bensì uno sguardo intenso verso l’alto che i più hanno interpretato rivolto alla tribuna, al duo Nedved-Arrivabene. A fine gara la Joya ai microfoni di Dazn dice di non avere nulla da dimostrare, pur minimizzando l’accaduto sulla mancata esultanza.
E se ci fosse dietro a tutto questo, davvero la mano di Marotta, l’uomo che lo portò alla Juventus e che ora forse sogna di portarlo in nerazzurro a parametro zero? Il tecnico livornese dovrà riuscire a ricucire lo strappo tra dirigenza e giocatore per evitare che il più talentuoso giocatore dell’attuale rosa bianconera, vada davvero via, senza inoltre far incassare un euro alla società e per giunta alla “nemica” storica dell’Inter.
La cronaca
Ritmi molto blandi a inizio gara, la Juve gestisce la palla, l’Udinese arroccato in difesa cerca di ergere una diga difensiva. Allegri sorprende per le scelte offensive, rispetto alla vigilia, dentro Kean al posto di Morata, così come Betancur al posto di Rabiot. Il possesso palla bianconero viene interrotto dal lampo di pura classe di capitan Dybala, al primo vero affondo, la Juve colpisce con l’asso argentino che mette la sfera sotto l’incrocio dopo un bello scambio con Kean.
Il raddoppio arriva nella ripresa dopo che l’Udinese era cresciuta e aveva in qualche modo impensierito specie con Beto il numero 1 bianconero Szczesny. Il neo entrato De Sciglio, servito sulla sinistra stoppa di petto e crossa a centro area dove Mckennie di testa e indisturbato, insacca.
Il tecnico livornese minimizza l’accaduto
Massimiliano Allegri alla sua 300 esima panchina in bianconero a fine gara analizza la disputa:” Nel primo tempo la squadra mi è piaciuta, abbiamo gestito palla e quando dovevamo segnare abbiamo segnato, nella ripresa non siamo entrati bene sul terreno e abbiamo permesso, all’Udinese, fino al raddoppio di rimanere in partita”. Sulla mancata esultanza di Paolo Dybala dopo la rete:” Paulo ha giocato una grande partita, ha segnato un bel goal e si è preso la squadra sulle spalle. Per noi è un giocatore molto importante, avrà modo in questa seconda parte di stagione, visto le diverse assenze, di fare molti più goal e di aiutare la squadra a crescere…. Per la questione rinnovo la società ha detto che se ne riparlerà tra marzo e aprile quando si capirà un po’ meglio come stia davvero andando la stagione”.
Mercoledì la sfida contro la Sampdoria in Coppa Italia e poi la supersfida di domenica sera contro il Milan. Per l’Udinese, falcidiata da covid e infortuni, sabato lo scontro salvezza con il Genoa che ha appena esonerato Shevchenko. Una gara da vincere a tutti i costi per la squadra di Cioffi.
Il tabellino
JUVENTUS-UDINESE 2-0
RETI: Dybala 19′ pt, McKennie 34′ st
JUVENTUS
Szczesny; Cuadrado, Rugani, de Ligt, Pellegrini (12′ st De Sciglio); McKennie, Arthur (1′ st Locatelli), Bentancur (37′ st Rabiot), Kulusevski (1′ st Bernardeschi); Dybala, Kean (19′ st Morata). Allenatore: Allegri
UDINESE
Padelli; Perez, Nuytinck, Udogie; Soppy (36′ st Success), Arslan (40 ‘st Samardzic), Walace (36′ st Jajalo), Makengo, Zeegelaar; Beto, Deulofeu (21’ st Pussetto). Allenatore: Cioffi
ARBITRO: Giua