Torino. Finisce nel modo peggiore il campionato di Torino e Juventus, entrambe sconfitte nell’ultimo turno, con delle prestazioni insufficienti che hanno dato l’idea che le due formazioni fossero ormai con la testa in vacanza. D’altra parte le due squadre torinesi non avevano nulla più da chiedere al campionato, ma i tifosi meritavano di assistere ad uno spettacolo migliore.
Toro, squadra mal messa in campo
Il Torino ha perso nell’anticipo di venerdì sera contro una Roma rimaneggiata ma determinata a portare a casa i tre punti. I granata sono scesi in campo senza convinzione e con una formazione che ha destato molte perplessità specie con Lukic nell’inedito ruolo di terzino. I granata non hanno mai saputo rendersi pericolosi se si esclude una conclusione dal limite tentata da Gallo Belotti. La Roma è passata in vantaggio con il centravanti Abraham, che ha approfittato di uno svarione della difesa e ha raddoppiato con lo stesso attaccante su calcio di rigore. Nella ripresa per il Toro ci sono state subito tre sostituzioni, che non hanno cambiato l’inerzia della partita e così all’ottantesimo Pellegrini ha portato a tre le marcatore della Roma, trasformando un altro calcio di rigore. Nonostante la netta sconfitta e la prestazione incolore i tifosi hanno salutato con calore i granata.
Juve, partita senza nerbo
Sabato sera è stata la Juventus ad arrendersi una Fiorentina, che ha dimostrato di volersi aggiudicare l’intera posta. Nel primo tempo la partita è stata combattuta, in equilibrio e ha visto la Fiorentina passare in vantaggio allo scadere con una bella rete di Dukan.
Nella ripresa Juventus ha effettuato alcune sostituzioni tra le quali quella di Rugani per Chiellini con il capitano che ha così definitivamente salutato la maglia bianconera. La Juventus è mai riuscita a rendersi pericolosa, così la Fiorentina ha potuto controllare senza problemi e nel finale arrotondare il risultato con un rigore trasformato da Nico Gonzalez. I Viola conquistano l’ultimo posto disponibile per l’Europa; per la Juventus un quarto posto in un campionato che non l’ha mai vista protagonista assoluta.