In esclusiva a TorinoTopNews ha parlato Gianni Balzarini, noto giornalista di Mediaset nonché attento conoscitore delle vicende di casa Juventus. Sono stati trattati diversi temi di strettissima attualità, con una considerazione finale sulla gestione dei giovani nel calcio italiano.
L’intervista esclusiva a Gianni Balzarini
Ritorniamo sul pareggio maturato tra Villarreal e Juventus nell’andata degli ottavi di Champions League. Un pareggio che, a causa dell’abolizione del gol in trasferta, non da nessun vantaggio ai bianconeri e rimanda la qualificazione al match dello Stadium. Cosa si porta dietro la Juventus da questa partita?
“Si porta dietro il primo tempo, mentre è da dimenticare il secondo. Nella prima frazione si è vista una Juve in pieno controllo della situazione, che è passata in vantaggio dopo 32 secondi. La squadra è rimasta molto alta e probabilmente con maggior lucidità in certi frangenti avrebbe potuto legittimare il vantaggio. Il secondo tempo invece è stato inspiegabile, affrontato con una condizione totalmente diversa rispetto al primo“
Nella gara dello Stadio della Ceramica si è vista una squadra che ha continuato a manifestare gli stessi problemi che la accompagnano da inizio anno, uno su tutti l’incapacità di mantenere la concentrazione per 90 minuti
“Per l’atteggiamento visto, i blackout che ha la squadra mi ricordano molto quelli avuti negli anni passati sia con Sarri che con Pirlo, quindi non ricondurrei questo problema esclusivamente alla Juve di Allegri. Sono ormai un pò di anni che i bianconeri convivono con questo tipo di problematica. Posto che è molto difficile mantenere lo stesso livello di attenzione mentale per tutti i novanta minuti, il problema della poca concentrazione per la Juventus è un dato di fatto“
Per le qualità e i mezzi a disposizione, c’è la sensazione che non si sia ancora trovato il modo per mettere Vlahovic nelle condizioni ottimali per poter esaltare le sue caratteristiche. Da qui a fine stagione secondo lei possiamo aspettarci qualcosa di diverso?
“E’ arrivato alla Juventus un giocatore che ha il gol nel DNA e che sicuramente, come dice Allegri, deve migliorare in diversi aspetti. Tuttavia è un giocatore che non deve arrivare a toccare sei o sette palloni a partita. Lui è un giocatore che deve arrivare a calciare in porta sei o sette volte a gara. E’ anche vero che siamo alla quarta partita di Vlahovic con la Juventus, quindi probabilmente anche i compagni hanno bisogno ancora di tempo per conoscerlo. Vederlo isolato fa male, anche perchè ha dimostrato che se gli dai dei palloni giocabili, lui almeno tre o quattro li scaraventa verso la porta. Non è Cristiano Ronaldo che se non gli arriva la palla si costruisce lui l’azione da gol. Sicuramente deve ancora armonizzarsi con il resto della squadra, ma va servito di più“.
Si avvicina il momento dei rinnovi di contratto in casa Juventus, e la figura di Arrivabene attraverso le sue dichiarazioni sembra voglia legittimare il ruolo e l’importanza della società in questo tipo di trattative. Come giudica fin qui l’operato del dirigente bianconero?
“Arrivabene arriva dal mondo della Formula 1, un mondo dove probabilmente determinate dinamiche non esistono e che lui non accetta e questo può essere solo un merito. Ha intrapreso una battaglia, ovviamente allineato con la proprietà, per rivendicare il ruolo centrale della società. Ha dato un tetto di ingaggio che ha intenzione di far rispettare. E’ un segno di cambiamento quello della Juve che mi auguro venga seguito anche da altre società. L’unico punto interrogativo sui rinnovi è Paulo Dybala. A giorni sapremo se il giocatore e la Juventus continueranno insieme“
Nel centrocampo bianconero, Locatelli è l’unico giocatore a dare verticalità alla squadra. Alla luce di questo, non crede che sarebbe stato opportuno tenere Fagioli in rosa? Se guardiamo negli altri paesi europei, ci sono giocatori anche più giovani dello stesso Fagioli che vengono fatti giocare con continuità
“Il calcio italiano è così. Molte società partono dal presupposto che un giocatore giovane e bravo debba prima andare a farsi le ossa in altre squadre o in campionati minori, ma questo non è detto che possa andarmi bene. Quando guardo in Premier che un giocatore come Foden ha già tutte quelle presenze in campionato e in Champions, mi chiedo perché non possa averle anche Fagioli. Per quanto riguarda Locatelli, c’è da dire che lui ha coronato il suo sogno, in quanto è arrivato nella squadra di cui è tifoso sin da quando era bambino. E’ un buon giocatore, non è un regista puro e non ci si può aspettare che sia lui a dettare i tempi di gioco. Non l’ho mai visto male insieme ad Arthur e non so perché non si insista in quella direzione con maggiore continuità. Tornando su Fagioli, sto seguendo le partite della Cremonese, e posso dire che mi sta impressionando positivamente. L’anno di Serie B gli sta facendo bene e dai segnali che ho, la Juventus in estate lo riporterà a casa. Credo che i bianconeri possano tenerlo, anche perché con gli investimenti pesanti fatti a Gennaio, non so quanto possa spendere a Giugno per un centrocampista di livello. Credo quindi che Fagioli l’anno prossimo potrà trovare spazio“
La redazione di TorinoTopNews ringrazia Gianni Balzarini per la sua disponibilità e gentilezza.