Giulia Vetrano è l’atleta più giovane della spedizione azzurra che a soli 15 anni avrà l’onore di partecipare a Tokyo 2020. La giovane promessa del nuoto italiano nasce a Nichelino, in provincia di Torino, il 5 dicembre 2005 e alle Olimpiadi si presenta come esordiente nella staffetta 4×200 metri stile libero.
Un sogno diventato realtà, dal momento che non si aspettava di partecipare ai Giochi olimpici così presto, oltretutto debuttando e nuotando insieme al suo idolo Federica Pellegrini. A fare il tifo per lei ci sarà anche un supporter d’eccezione: il collega di vasca torinese Alessandro Miressi, anche lui a caccia di una medaglia olimpica.
Un esordio inaspettato quello a Tokyo, ma l’atleta piemontese sembra esserci nata in acqua, visto che a soli 13 anni ha vinto tre argenti individuali e un oro in staffetta nella Coppa Comen in Bulgaria, mentre agli ultimi Campionati Europei Juniores, tenutisi a Roma, si è aggiudicata due medaglie di bronzo: rispettivamente nei 400 e negli 800 metri stile libero.
Una ragazza di appena 15 anni e mezzo ma già con le idee chiare
Giulia inizia a nuotare al Centro nuoto Nichelino, considerato dall’azzurra come una seconda casa, visto che la mamma, allora istruttrice di nuoto, la portava con sé, trasmettendole questa passione. Negli anni la giovane atleta si avvicina sempre più al nuoto agonistico, anche se inizialmente, proprio colei che le aveva trasmesso l’amore per il nuoto era contraria alla sua decisione, poiché sapeva gli sforzi e i sacrifici che uno sportivo deve affrontare agonisticamente parlando. Oggi però i suoi genitori sono i fan numeri uno, compresa la sorella più piccola, che la sostiene quotidianamente.
Con l’allenatore Marcello Onadi c’è un rapporto speciale perché non è solo il suo coach, ma anche un amico che la calma e la rassicura prima di ogni gara.
Conciliare studio e sport non è facile, soprattutto all’inizio della sua carriera, ma l’azzurra, che frequenta il secondo anno del liceo Majorana di Moncalieri, trae vantaggio dagli allenamenti: quando ha diversi compiti a casa da svolgere, la piscina è una valvola di sfogo che le serve per ricaricarsi e liberare la mente. In questo modo Giulia prende due piccioni con una fava, come si suol dire, dal momento che si allena e allo stesso tempo riesce a vedere i suoi amici, nonché compagni di squadra, da lei considerati come una seconda famiglia.
Le emozioni poi prima di una gara sono molteplici; in particolar modo quando si trova in camera di chiamata emergono ansie e timori, ma una volta arrivata sul blocco di partenza, queste paure si trasformano in determinazione e concentrazione.

Inizialmente il primo periodo di quarantena è stato appagante per la nuotatrice, perché non doveva andare a scuola e poteva dedicare più tempo a se stessa, limitando anche gli allenamenti che normalmente sarebbero stati di due ore, due ore e mezza, sei giorni su sette. Successivamente il lockdown è diventato traumatico perché non poteva vedere né i compagni di scuola, né quelli del nuoto.
Nonostante la giovanissima età, Giulia ha le idee chiarissime, poiché il suo obiettivo è continuare a dare il meglio di sé in vasca, ma nel mentre il suo sogno sarebbe quello di diventare una dottoressa; un desiderio che coltiva da quando era piccola, vista la sua passione per il corpo umano.
L’inaspettata partecipazione alle Olimpiadi
Tokyo 2020 rappresentano per Giulia un sogno diventato realtà che non si aspettava minimamente potesse arrivare così presto. Il suo idolo in assoluto è Federica Pellegrini con la quale affronterà la staffetta 4×200 stile libero; una staffetta nella staffetta visto che l’atleta veneta è alla sua ultima Olimpiade, mentre per la giovane promessa di Nichelino, i giochi estivi sono il suo debutto in carriera.
Le emozioni nei giorni di gara saranno tante, ma quando si troverà sul blocco di partenza penserà al nonno, scomparso recentemente, il quale sarebbe stato fiero e orgoglioso della sua nipotina. L’aspetto che la rattrista maggiormente è sicuramente l’assenza di pubblico, visto che agli Euro Junior, tutta la sua famiglia e non solo, era presente sugli spalti, pronti a sostenerla e a farle il tifo.
Dopo questa bellissima e inaspettata esperienza la aspetta un periodo di riposo, ma anche i tanto temuti compiti delle vacanze, perché ricordiamoci che malgrado i successi ottenuti, Giulia frequenta ancora la seconda superiore!