La passione per il calcio ma anche la storia di un crimine. Quello subito da uno degli attaccanti più prolifici della Serie A: il centravanti della Samp Fabio Quagliarella. Questo è ciò che viene narrato all’interno del documentario “Fabio Quagliarella The Untold Truth” presentato ufficialmente lo scorso 25 ottobre e approdato ufficialmente il 29 ottobre sulla piattaforma OTT indonesiana Mola Tv.
L’autore Goffredo d’Onofrio e il regista Giuseppe Garau hanno deciso di raccontare tramite il linguaggio cinematografico non solo chi sta dietro al personaggio di Quagliarella, un appassionato, un professionista, il compagno di squadra ideale che nel corso della carriera ha vinto molto. Ma anche le sue storie private come quella di esser stato vittima di uno stalker per più di 5 anni.
Il documentario rivela, proprio come promette il titolo dell’opera, la sua sorprendente verità, quella più celata e dolorosa. In 90 minuti, gli stessi di una partita di calcio.
Tutte le verità di Fabio Quagliarella
Capocannoniere nella stagione 2018/19 con 26 gol, capace di andare a segno per 11 partite consecutive meritandosi il Premio Scirea, 3 scudetti vinti con la Juventus, idolo dei tifosi bianconeri ma anche rimpianto dai supporter della squadra che tifava sin da bambino e che ancora oggi è nel suo cuore: il Napoli. Attualmente Fabio Quagliarella è capitano e simbolo della Sampdoria, oltre a essere il miglior marcatore della Serie A tra quelli ancora in attività: ha realizzato 178 reti in 511 incontri. È al tredicesimo posto, in coabitazione con un altro mito della storia bianconera Giampiero Boniperti, nella classifica all time dei giocatori con il maggior numero di reti nel massimo campionato italiano, a sole 10 gol di distanza dalla top ten che gli permetterebbe di raggiungere a 188 reti il trio d’eccezione formato da Beppe Signori, Gabriel Batistuta e Alberto Gilardino.
Tutto quello che è stato raccontato nelle precedenti righe è la cronaca fedele della vita calcistica di uno dei calciatori più celebrati ed amati degli ultimi anni. Il match svolto alla piena luce del sole da Fabio Quagliarella. Ma c’è anche un’altra partita, più segreta, più celata, più terribile che l’attaccante ha dovuto disputare nel corso della sua vita. E solo sotto le luci artificiali di una telecamera ha potuto affiorare e svelarsi nella sua terribile quanto autentica verità. Ed è la drammatica vicenda di stalking subita dal giocatore all’interno della sua sfera privata che inevitabilmente ha compromesso e influenzato non solo la sua vita e i suoi affetti ma anche la sua carriera.
Backstage “Fabio Quagliarella The Untold Truth”
Ci sono volute ore di girato prima che Fabio Quagliarella si fidasse dei suoi interlocutori, l’autore Goffredo d’Onofrio e il regista Giuseppe Garau. Troppo personale la vicenda che lo ha travolto. Troppo doloroso l’incubo subito ma da cui per fortuna è riuscito ad uscirne.
“Abbiamo registrato 6 ore di intervista, solo con lui. Perché avevo bisogno di tempo, perché lui aveva bisogno di tempo per aprirsi e per riconoscere certe ombre. Abbiamo diviso per capitoli i nostri incontri: gli esordi, l’uomo, la carriera, la famiglia, gli amici. Siamo arrivati allo stalking alla fine. Ricordo i silenzi di quell’intervista, la voce che prova a non tradire un’emozione che c’è ancora oggi” ricorda sul suo blog l’autore Goffredo D’Onofrio.
Prima la caduta nel baratro e poi la rinascita
La vicenda di stalking vissuta dal giocatore è salita agli onori delle cronache nel 2017. Solo dopo il processo che ha condannato in primo grado a quattro anni e otto mesi di reclusione, Raffaele Piccolo, agente della polizia postale, Quagliarella ha raccontato pubblicamente le persecuzioni ricevute da quello che era considerato fino a pochi anni prima un amico di famiglia. Non solo lettere minatorie, persecuzioni, e diffusione di notizie false. Lo stalker era arrivato anche, attraverso l’invio di calunniose lettere alla Società Sportiva Calcio Napoli, a favorire la cessione del calciatore alla squadra della Juventus.
Solo dopo l’amara vicenda di stalking, Quagliarella ha potuto vivere una rinascita. E anche su questo aspetto di riscatto si sofferma il documentario raccontando la nuova giovinezza calcistica vissuta nella squadra della Sampdoria.

“Fabio Quagliarella The Untold Truth”: un docu-film made in Torino
A realizzare l’idea creativa, scrivere la storia ed effettuare la ricerca giornalistica del docu-film “Fabio Quagliarella The Untold Truth” è stato Goffredo d’Onofrio, co-fondatore di Puntozero, storytelling Agency di Torino. Mentre a dirigere il documentario è stato il regista Giuseppe Garau.
“La prima cosa di cui abbiamo parlato con Giuseppe è stata quella di trovare un modo nuovo, originale e attraente per mettere in scena Fabio Quagliarella. Trovare un pattern, restituire una tridimensionalità narrativa e visiva in grado di acchiappare chi guarda dall’inizio alla fine” ha commentato l’autore Goffredo D’Onofrio.
L’autore torinese si è occupato di tutti gli aspetti autoriali legati allo sviluppo del documentario effettuando anche interviste con diverse società sportive e con atleti amici di Fabio Quagliarella. Nel documentario sono presente anche i contributi di Massimiliano Allegri, Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini, Alessandro Del Piero e Simone Pepe.
“Tutte le interviste che ho fatto mi hanno lasciato qualcosa. Tutte le persone che si sono sedute davanti a me hanno dato un pezzettino di se stessi per aiutarci a raccontare Fabio l’amico, Fabio il collega, Fabio il figlio, fratello, calciatore. Fabio la vittima innocente. Fabio e il suo riscatto” racconto l’autore.
Goffredo D’Onofrio ha realizzato qualche anno fa un altro documentario dedicato al mondo sportivo, Una storia semplice. Il film è uscito in oltre 60 sale in tutta Italia e ha vinto l’Overtime Festival e lo Sport Film Festival.
Prossimamente uscirà anche il documentario “The Team That Never Stops Believing” un racconto corale sulla nazionale di San Marino.
