Il derby della Mole sulla carta più equilibrato degli ultimi 20 anni, lo è stato anche nei fatti. Allegri orfano di Dybala e Morata punta su Chiesa e Kean, con McKennie al posto di Betancur, Bernardeschi e Rabiot sulle fasce. Il Toro, senza Belotti (fuori da tempo) e Pjaca, si affida a Lukic e Brakalo a supporto di Sanabria.
Inizio spumeggiante della Juventus
Nei primissimi minuti la Juve sulle ali del successo in Champions contro il Chelsea vola a colpire un Torino sorpreso, ma e per l’egoismo di Kean e per la scarsa lucidità di McKennie spreca due occasionissime, potrebbe sembrare un dominio degli uomini di Allegri ma non lo è. Il Toro alza pressing e raggio di azione, Singo al 10′ prova dalla distanza. Ma per tutti i restanti 35 minuti della prima frazione sono gli uomini di Juric a fare la partita: le spallate di Pobega, le sgommate di Singo e Aina costringono la Juventus sulla difensiva. I bianconeri però in difesa non sbagliano davvero nulla Chiellini e De Ligt giganteggiano in area di rigore e quindi nonostante il possesso palla il Torino non graffia e si limita a gestire la gara. Fino al lampo di Madragora che con uno schiaffo dal limite impegna Szczesny 35′.
Il ritmo della gara rimane alto anche nella ripresa
Il Torino boccheggia e non prova nemmeno più a ripartire, la Juve tesse la sua trama senza strafare ma guadagnando metro dopo metro il limite dell’area granata. Allegri pesca ancora dalla panchina e alza il livello tecnico: Kulusevsky per Bernardeschi, lo svedesino dopo le ultime reprimende del tecnico entra con il fuoco addosso. Cuadrado tamponato da Pobega, reclama un penalty o per lo meno una punizione dal limite che forse ci stava, Valeri non interviene.
Ma è la Juve ad avere un’altra faccia. Cuadrado (che ha sostituito un impalpabile Kean) scodella dalla destra un perfetto cross per Alex Sandro che a botta sicura schiaccia in porta, miracolo di Milinkovic Savic che devia in angolo.
Quando ormai nonostante il possesso della Juve si fosse trasformato in forcing, i tifosi del Toro si attendevano un punto che avrebbe lasciato le due squadre a pari punti, Chiesa serve al limite Locatelli (migliore per distacco in mediana tra i 22 in campo) e Manuel l’ex mediano del Sassuolo, si apre la strada al limite a infila un destro che bacia il palo e si infila alle spalle di Savic.

Pochi istanti dopo il vantaggio Kulusevsky sfiora il raddoppio con una conclusione sul palo che legittima ancora di più la vittoria bianconera.
Juventus e Torino ora attenderanno la sosta per le Nazionali.
La Juventus conquista la sua quinta vittoria di questo inizio di stagione tra Champions e Campionato e ora può attendere con più tranquillità sia gli infortunati che la sfida in casa contro la Roma, dopo la sosta per la Nations League. Per il Torino in attesa degli importanti recuperi specie in attacco, ha due settimane per riprendersi e prepararsi al meglio per sfida con il super Napoli di Spalletti.
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