Non era mai successo, che il Sassuolo vincesse a Torino contro la Juve, e forse calcolando il trend degli ultimi turni, non era nemmeno così preventivabile. Eppure i neri-verdi escono dallo Stadium con una vittoria giusta sebbene riacciuffata all’ultimo dei 5 minuti di recupero. La rete con cui Maxime Lopez con un delicato pallonetto infila Perin in uscita, diciamolo è frutto di un avanti tutta bianconero per cercare i tre punti dopo il pari dell’americanino McKennie al 31′ della ripresa, alla sua terza consecutiva da titolare.
Riavvolgendo il nastro della partita ci si accorge che qualcosa non torna. La Juve parte bene nel pressing alto e nel possesso, ma fatica maledettamente ad accendersi negli ultimi 20 metri. Tant’è che la prima vera sortita degna di nota, è del Sassuolo: Berardi dalla destra si avvicina all’area e scaglia un gran tiro che esce di un non nulla, solo grazie alla super, e quasi impercettibile, parata di Perin (riposo per il titolare Szczesny).
La Juve si scuote e prova a inventare qualcosa, Morata dopo un buon inizio però si scioglie, Chiesa come oramai accade da diverse partite non punge e non riesce a scrollarsi di dosso gli avversari. Al minuto 37 Paolo Dybala dopo uno scambio con Locatelli, da fuori area fa partire un tiro ad incrociare, Consigli la vede passare, ma il palo nega la gioia al 10 bianconero. La Juventus ora però almeno prova a crederci, ma i molti errori in mediana o nelle ripartenze, vedi Alex Sandro, regalano preterie al funambolico contropiede del Sassuolo.
Primo vantaggio del Sassuolo
A un soffio dalla fine del primo tempo, dopo un recupero a centrocampo Defrel arriva al limite dell’area e inventa un corridoio per Frattesi, il giovane under 21 azzurro, si infila in area e in anticipo mette incrociando di destro all’angolino basso. Lo Stadium è ammutolito, si va negli spogliatoi.
Nella ripresa la Juventus accelera e cambia il ritmo alla gara e tra il 10 e il 15 crea tre occasioni da goal, cui la più pericolosa di Dybala al volo viene respinta da Consigli, il successivo tap-in di testa di Chiesa, finisce alto.

Il pari era nell’aria, sempre più alto il baricentro Juve
Le azioni, gli angoli e le offensive degli uomini di Allegri si intensificano, anche l’ingresso di Cuadrado per un Rabiot con rallenty, ha avuto i suoi effetti. Allegri al 20′ mette Kaio Jorge per l’ombra di Morata, la Juve spinge. Al 31′ angolo di Dybala per McKennie che di testa in torsione supera Consigli
La Juventus si ributta tutta in avanti, senza alcuna logica e schema, esponendosi ancora di più alle ripartenze. Sull’ultima a pochi secondi dalla fine Maixim Lopez pescato da un lancio coast to coast di Mimmo Berardi, spegne i riflettori sulla seconda sconfitta interna della stagione allo Stadium e forse sulle residue speranze di scudetto degli uomini d’Allegri.
Le dichiarazioni dei due allenatori
Il tecnico del Sassuolo Dionisi a fine gara è raggiante nonostante la caduta durante il festeggiamento di quella rete storica: “Forse abbiamo ottenuto quei punti che in molte altre gare ben giocate dalla mia squadra non avevamo avuto“.
Mister Allegri scuro in volto: “Bisogna giocare in un altro modo, stare più attenti, soprattutto quando incontri squadre come il Sassuolo. In questo momento parlare degli obbiettivi non è lecito, dobbiamo lavorare su quello che facciamo nei singoli istanti di ogni partita. Gli ultimi 15 minuti siamo diventati nevrotici abbiamo perso equilibrio“.
Ora la Juventus di Allegri, che comunque dovrà fare chiarezza anche su talune scelte non propriamente fortunate, farà visita al Verona per provare a rialzarsi subito, mentre il Sassuolo ospiterà l’Empoli.