La campagna di vaccinazione anti-influenzale 2021-2022 si trova ai posti di partenza. Da domani, giovedì 14 ottobre, sarà possibile infatti richiedere il vaccino contro l’influenza in circa 3 mila studi medici piemontesi.
Il vaccino anti-influenzale è è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale ma è vivamente consigliato per alcune categorie di persone.
La vaccinazione è raccomandata, come sottolineato dal Ministero della Salute, ai soggetti a partire dai 6 mesi e fino ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze se contraggono l’influenza, alle donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”, alle persone con più di 60 anni d’età e agli individui di qualsiasi fascia d’età considerati “fragili”. È consigliata anche a chi svolge attività lavorative di interesse collettivo o a chi potrebbe trasmettere l’influenza a persone ad alto rischio di complicanze
Queste categorie tra l’altro (a cui si aggiungono anche i donatori di sangue) hanno la possibilità di ricevere il vaccino gratuitamente. È possibile prenotare e richiedere il vaccino anti-influenzale presso i pediatri e i propri medici di medicina generale ma ci si può rivolgere anche presso le farmacie aderenti.
La Regione ha investito 9 milioni di euro per l’acquisto di più di 1 milioni di dosi di vaccino
La Regione Piemonte nella scorsa primavera aveva proceduto alla gara di acquisto per i vaccini anti-influenzali. Sono 1,1 milioni le dosi acquistate proposte da 4 diverse case farmaceutiche per un investimento complessivo di 9 milioni di euro.
Nelle dosi acquisite sono inclusi anche i 10 mila nuovi vaccini spray creati apposta per essere somministrati più facilmente ai bambini e 40 mila unità di vaccino in una tipologia ideata appositamente per persone fragili e ultrafragili. Lo scorso anno erano state vaccinate contro l’influenza 935 mila persone, in netto aumento rispetto alla stagione 2019-2020, nella quale erano state solamente 713 mila.

Campagna Vaccinale Anti-influenzale: il Piemonte gioca d’anticipo
Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi hanno sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione della campagna come, rispetto agli anni passati, il Piemonte parta in anticipo, tra i primi in Italia, con la vaccinazione anti-influenzale.
“I vaccini anti-influenzali non solo uno strumento per mettere ulteriormente in sicurezza la popolazione, ma anche un modo per ridurre il rischio che i sintomi dell’influenza stagionale si sovrappongano a quelli del Covid, creando un ulteriore carico al sistema di tracciamento dei contagi. Inoltre, la vaccinazione antinfluenzale presso il medico di famiglia è anche un’occasione per spiegare ai pazienti non ancora vaccinati contro il Covid l’importanza di farlo, continuando ad abbattere la platea dei non ancora immunizzati” commentano Cirio e Icardi.
Anche i sindacati dei medici di famiglia di Fimmg, Snami e Smi si sono schierati a favore della vaccinazione anti-influenzale ricordando come questa patologia non va sottovalutata, in quanto serio problema di sanità pubblica.
“Quest’anno ci sono due ragioni in più per aderire alla campagna. La prima è che lo scorso anno l’influenza stagionale è circolata poco, e quindi la popolazione non ha potuto sviluppare le opportune difese immunitarie. In secondo luogo, non essendo ancora usciti dalla pandemia Covid, è indispensabile scongiurare il rischio che si aggiunga una seconda epidemia” sostengono i sindacati dei medici di famiglia.
Una questione sollevata dai medici di medicina generale piemontesi è inoltre la durata della vaccinazione anti- influenzale: la campagna infatti non si esaurisce in alcune settimane ma è estesa ad alcuni mesi. La raccomandazione, pertanto, è di non affollarsi nei primi giorni presso gli studi medici.
“La macchina organizzativa è pronta, e i medici di famiglia sono in grado di agire con efficienza ed efficacia sul fronte vaccinale, come dimostra il fatto che lo scorso anno, pur nelle difficoltà legate al Covid, siano riusciti a vaccinare 950.000 persone nei tempi previsti” commentano i portavoce dei medici di medicina generale.
Somministrazione vaccino anti-influenzale e anti-Covid
La Regione Piemonte ha diramato un avviso nel quale specifica che sarà possibile somministrare il vaccino anti-influenzale con quello anti-Covid con due distinte iniezioni nella stessa seduta.
La co-somministrazione potrà avvenire però solamente negli studi dei medici che hanno aderito come vaccinatori anche alla campagna contro il Coronavirus.