Sono tre i Bollini Rosa assegnati all’Ospedale Sant’Anna di Torino e due al centro ospedaliero del Mauriziano dalla Fondazione Onda, l’osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.
Si tratta del bando Bollini Rosa per il biennio 2022-2023, assegnazione per gli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.
Il bollino rosa è infatti un contrassegno per identificare quanto quella struttura ospedaliera sia più o meno vicina alle esigenze e alle necessità sanitarie delle Donne.
Attualmente sono 354 gli ospedali italiani impegnati nella promozione della medicina di genere che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie non solo femminili.
Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati sono aumentati ed oltre ad una crescita numerica, c’è stato un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, ovvero tre bollini, sono infatti passati da 96 dello scorso Bando a 107 di questa edizione.
Un approccio gender- oriented quello sviluppato all’interno delle strutture ospedaliere premiate che ne riconosce l’importanza attraverso servizi e percorsi a misura di donna anche in tutte le altre aree specialistiche.
“Gli ospedali con i Bollini Rosa vengono valutati e premiati mettendo in luce percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne ed i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza” ha afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda.
Bando “Bollini Rosa” della Fondazione Onda: i criteri di valutazione
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa per il biennio 2022 / 2023 è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.
Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre), a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario come i servizi e percorsi speciali e le iniziative e progetti particolari.
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia ed appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico- assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici ed infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Una particolare attenzione è rivolta quest’anno al tema delle lesioni perineali durante il parto che riguarda circa l’85 per cento delle donne che partoriscono. Per questo sono state assegnate delle “menzioni speciali” agli “Ospedali amici del Perineo”, ovvero 30 strutture con i Bollini Rosa che si distinguono per l’impegno nel campo della prevenzione e nella gestione del trauma perineale correlato all’evento nascita.
Le schede con le informazioni sui servizi degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati, saranno consultabili sul sito Bollini Rosa a partire dal 10 gennaio 2022.
Obiettivo del Bando “Bollino Rosa”: dare voce alle pazienti

Il bando “Bollini Rosa” nasce nel 2007 dalla Fondazione Onda, l’osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere che ha come intento quello di dare più attenzione alla salute dell’universo femminile.
Il Bando Bollini Rosa avviene su base volontaria e gli ospedali candidati all’iniziativa possono ricevere, come sottolineavamo poco sopra, da uno a tre bollini rosa: i pazienti possono esprimere liberamente, in base alla loro esperienza personale, la loro personale valutazione.
L’obiettivo di questa iniziativa non mira esclusivamente a definire e premiare le strutture che meglio si differenziano nel panorama sanitario per quanto concerne i servizi diagnostico-terapeutici dedicati alle patologie femminili.
Attraverso il progetto portato avanti dalla Fondazione Onda nel corso degli anni si è creato un vero e proprio network di ospedali “a misura di donna”: le strutture ospedaliere più all’avanguardia possono essere così facilmente individuate e valutate consapevolmente dalle pazienti.
Ma soprattutto l’obiettivo del progetto “Bollini Rosa” è dare voce alle pazienti, far emergere un giudizio trasparente e sincero che possa aiutare a migliorare il sistema sanitario nel suo insieme.