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sabato 10 Giugno 2023

Salvato un uomo con un cuore dalla Transilvania: il trapianto alle Molinette

Grazie ad un trapianto record presso l’ospedale Molinette di Torino è stato possibile trapiantare un nuovo cuore giunto dalla Transilvania

Nei giorni scorsi è stato realizzato su un uomo il trapianto record di un cuore giunto dalla Transilvania. L’intervento è avvenuto presso l’ospedale Molinette di Torino e ha permesso di salvare grazie a questa delicata operazione un uomo di 41 anni.

L’operazione eccezionale è stata svolta con immediata risposta alla necessità di trapianto dall’equipe medica del professor Mauro Rinaldi presso il Centro Trapianti di Cuore dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

Il paziente che ha potuto ricevere questo prezioso dono dalla Transilvania era tenuto in vita attraverso un dispositivo di circolazione extracorporea chiamato ‘Ecmo‘ ed il trapianto di cuore è avvenuto dopo solo due ore dall’inserimento in lista di attesa.

Il ricevente, un uomo di 41 anni, era stato trasferito il giorno stesso del trapianto dall’ospedale San Martino di Genova e soffriva di una grave miocardiopatia fulminante che aveva dato i primi segnali all’inizio di agosto. Trasferito da un ospedale periferico del ponente ligure al San Martino di Genova si era reso necessario l’impianto di un sistema di assistenza cardiocircolatoria e respiratoria , che non aveva però permesso un recupero della funzione cardiaca ad oltre dieci giorni dalla sua applicazione. Da qui la richiesta dei sanitari genovesi di un inserimento in lista per trapianto cardiaco in urgenza.

Equipe medica durante un'operazione di trapianto
Equipe medica durante un’operazione di trapianto

Il trapianto al cuore record all’ospedale Molinette di Torino: la storia

La storia di questo trapianto record avvenuto presso il Centro Trapianti di Cuore dell’ospedale Molinette della Città ha qualcosa di straordinario. Dopo neanche due ore dall’arrivo del paziente alla Città della Salute, è arrivata la segnalazione della disponibilità del cuore di un donatore di 29 anni deceduto per emorragia cerebrale in Transilvania (Romania).

Come da prassi, è stata necessaria un’accurata valutazione della documentazione clinica e degli aspetti organizzativi relativi ad una donazione che avveniva ad oltre 1.400 km di distanza. L’organo è stato poi accettato dal Centro di Torino e assegnato al giovane paziente ligure in emergenza di trapianto.

Grazie alla perfetta organizzazione da parte del Coordinamento Regionale Trapianti del Piemonte, diretto dal professor Antonio Amoroso e del Centro Nazionale Trapianti di Roma, diretto dal dottor Massimo Cardillo. Un’équipe della Cardiochirurgia delle Molinette è partita per il prelievo di cuore in tarda serata con un volo dedicato. Alle due di notte è stata confermata l’idoneità dell’organo per il trapianto ed il giovane paziente è stato trasferito immediatamente in sala operatoria per l’intervento chirurgico. Il trapianto, durato 8 ore, è stato effettuato con successo dal professor Massimo Boffini, con l’aiuto della dottoressa Erika Simonato e degli anestesisti dottor Carlo Burzio e Matteo Giunta.

È la prima volta a Torino che viene trapiantato un organo proveniente da così lontano

Il cuore donato ha ricominciato a battere nel nuovo torace dopo circa quattro ore e mezza dal suo prelievo dal donatore: tempo che è stato necessario per l’équipe medica per eseguire la delicata fase di prelievo, il trasporto e l’impianto del cuore nuovo sul ricevente italiano. Attualmente il paziente è ricoverato in Cardio-Rianimazione delle Molinette con una funzione cardiaca ottima ed a breve potrà essere trasferito in reparto.

Non era mai successo che un paziente attendesse un trapianto di cuore per sole due ore e che si trapiantasse un organo proveniente da così lontano. Tutto ciò si è potuto verificare grazie alla generosità che sta alla base di ogni donazione e che, come sottolinea questo caso, va oltre i confini nazionali, alla perfetta collaborazione tra le diverse organizzazioni nazionali di trapianto ed alla capacità ed all’impegno dei singoli Centri di trapianto cardiaco di affrontare nuove sfide” commentano i dottori coinvolti in questa delicata e straordinaria operazione di trapianto al cuore.

Rossella Carluccio
Rossella Carluccio
Classe 1983. Ha iniziato con il giornalismo locale nel 2005 lavorando prima per “Il Risveglio” e poi per “Il Canavese”. Dal 2009 è giornalista pubblicista. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione inizia un’avventura lavorativa nel mondo del digital marketing ma senza dimenticare la sua prima passione, la scrittura. Unisce questi due universi e diventa copywriter. Dal 2021 ritorna a vestire i panni della giornalista.

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