È stata la prima volta che in un ospedale italiano si eseguisse un intervento di aspirazione di un coagulo polmonare con un sistema percutaneo di nuova generazione. Ed è successo a Torino, all’Ospedale San Giovanni Bosco.
Un’operazione chirurgica che non può che dare orgoglio all’ASL Città di Torino soprattutto perché grazie alla professionalità e la prontezza dei medici dell’Ospedale situato a Torino Nord è stata potuta salvare la vita di una donna di 59 anni che aveva subito un arresto cardiaco.
La vicenda a lieto fine è iniziata lo scorso 7 dicembre quando la paziente è stata portata dal 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Bosco per una perdita di coscienza. Durante l’osservazione la sua situazione clinica è rapidamente peggiorata tanto che la donna presentava arresti cardiaci ripetuti causati da una embolia polmonare massiva, che impediva quasi completamente il flusso di sangue ai polmoni.
Ad assistere la paziente è stata l’équipe multidisciplinare composta dai Cardiochirurghi dottor Matteo Attisani e dottor Fabrizio Scalini, dall’Anestesista Francesca Baroncelli e dalla Perfusionista Letizia Pascaretta. I medici hanno prontamente assistito la paziente durante l’arresto cardiaco e provveduto all’immediato posizionamento di un sistema di assistenza meccanica al circolo, l’ECMO veno-arterioso.
Non appena la paziente è risultata stabilizzata è stata trasferita presso l’Interventistica Cardiovascolare dove, per la prima volta in Italia, i dottori Daniele Savio, Mario Iannaccone, Davide Castellano e Giacomo Boccuzzi hanno eseguito un intervento percutaneo di aspirazione dei numerosi trombi in arteria polmonare, con un sistema di ultima generazione in grado di rimuovere coaguli di grandi dimensioni.
L’intervento ha avuto un ottimo risultato immediato con un pronto recupero della funzione cardiaca e polmonare della paziente e dopo soli tre giorni, grazie all’ottimo risultato ottenuto con l’utilizzo estremamente tempestivo ed efficace di questa nuova tecnologia, si è provveduto alla rimozione dell’assistenza circolatoria sulla donna.
La paziente di 59 anni ora è cosciente, collaborante e senza deficit neurologici è ancora ricoverata presso il Reparto di Rianimazione diretto dal Dottor Sergio Livigni ma nei prossimi giorni sarà trasferita in Unità Coronarica.