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giovedì 30 Novembre 2023

L’hub Vaccinale Castello di Moncalieri è anche una galleria d’arte

Le sale dell’hub vaccinale del Castello di Moncalieri dal 4 ottobre ospitano le opere d’arte dell’artista Mario Giansone

Non è la prima volta che l’hub Vaccinale Castello di Moncalieri dell’ASL Città di Torino diventa una galleria d’arte.

Negli scorsi mesi l’hub vaccinale sita all’interno del Castello di Moncalieri aveva dato spazio alle opere del pittore Eugenio Bolley. E dal 4 ottobre le sue sale ospiteranno un nuovo allestimento artistico. Si tratta delle opere grafiche e pittoriche dell’artista torinese Mario Giansone dedicate al jazz e alle donne.

Con il progetto “Operarte” le opere d’arte diventano un Farmaco Emozionale

Trasformare i luoghi di cura in luoghi anche di cultura. È la missione del progetto “Operarte. Farmaco emozionale”, iniziativa che da più di 2 anni è curata dalla direzione artistica di Banca Patrimoni Sella & C. e nello specifico dalla dottoressa Daniela Magnetti.

È stata per prima l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel suo report del 2019 ad evidenziare l’importanza dell’arte a beneficio dei luoghi di cura. E il progetto “Operarte. Farmaco emozionale” nato nel marzo del 2020 dalla collaborazione tra Banca Patrimoni Sella & C. e la ASL Città di Torino ha seguito questa indicazione.

“L’allestimento di vere e proprie mostre all’interno dei luoghi di cura – sostiene Daniela Magnetti – è un’operazione che soddisfa pienamente sia gli operatori sanitari che i cittadini, perché arricchisce non solo esteticamente, ma anche spiritualmente le persone che frequentano e vivono questi spazi con differenti scopi”.

Opere dell'artista Giansone all'hub vaccinale Castello di Moncalieri
Opere dell’artista Giansone all’hub vaccinale Castello di Moncalieri

Pazienti e Personale Sanitario circondati dall’arte

Durante il periodo della pandemia sono state ospitare opere all’interno del Covid Hospital OGR dell’ASL Città di Torino. E il D.I.R.M.E.I. (Dipartimento Interaziendale di Malattie ed Emergenze Infettive), il Centro Vaccinale del Castello di Moncalieri e la Sala di Attesa del Pronto Soccorso dell’Ospedale Martini sono potuti diventare spazi espositivi dove poter ammirare le opere degli artisti Francesco Tabusso, Eugenio Bolley e Carlo Gloria.

L’arte viene somministrata come farmaco emozionale attraverso la magia delle forme e dei colori, perché capace di far vibrare le corde della nostra sensibilità. Questa iniziativa è necessaria sia per il personale sanitario, che assume l’arte al di fuori dal contesto professionale, sia per i pazienti per i quali è fonte di distrazione e sollievo” commentano i responsabili dell’iniziativa.

Inaugurazione delle Opere di Giansone all'Hub Vaccinale Castello di Moncalieri
Inaugurazione delle Opere di Giansone all’Hub Vaccinale Castello di Moncalieri

Trasformare le sale di attesa in sale d’arte e bellezza

Questo binomio tra sanità e cultura trova la sua massima rappresentazione nell’hub vaccinale Castello di Moncalieri: luogo messo a disposizione dall’Arma dei Carabinieri, riaperto al pubblico per permettere la somministrazione di nuove dosi di vaccini e arricchito di una mostra di grande valore artistico grazie alla partecipazione dell’ente Banca Patrimoni Sella.

Le sale di attesa dell’area sanitaria di Moncalieri diventano dunque uno spazio di vera accoglienza, utile sia al personale che ci lavora, sia alle persone che vi si recano per necessità che possono così trascorrere il tempo obbligato del lavoro e dell’attesa, circondati da arte e bellezza.

Per Federico Sella, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Patrimoni Sella & C “Operarte. Farmaco emozionale è un modo diverso di fare cultura, un modo per sostenere il valore del patrimonio artistico, rendendolo fruibile in contesti che in teoria non gli sono propri, ma che possono trasformarsi ed essere utili a questo scopo.

Per Carlo Picco, Direttore Generale dell’ASL Città di Torino “L’hub vaccinale Castello di Moncalieri raggruppa tutte le componenti ovvero il fascino del Castello, l’efficienza organizzativa dell’attività sanitaria e la bellezza delle opere d’arte e i cittadini che vi recano possono ritrovare anche un momento di riflessione per osservare una mostra d’arte di grande valore”.

Rossella Carluccio
Rossella Carluccio
Classe 1983. Ha iniziato con il giornalismo locale nel 2005 lavorando prima per “Il Risveglio” e poi per “Il Canavese”. Dal 2009 è giornalista pubblicista. Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione inizia un’avventura lavorativa nel mondo del digital marketing ma senza dimenticare la sua prima passione, la scrittura. Unisce questi due universi e diventa copywriter. Dal 2021 ritorna a vestire i panni della giornalista.

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