Attualmente in Italia la fibromialgia non è stata ancora inserita nel nomenclatore tariffario nazionale, nonostante al Senato siano in discussione alcuni disegni di legge per il suo riconoscimento quale patologia cronico-invalidante. Ma da oggi in Piemonte i malati affetti da questa patologia saranno presi in carico dal sistema sanitario regionale.
La notizia è stata annunciata dall’assessore al Bilancio per conto di quello alla Sanità all’interrogazione del Movimento 4 ottobre sull’effettiva attuazione delle mozioni approvate a suo tempo – settembre 2025 e gennaio 2017 – dal Consiglio regionale riguardanti la fibromialgia e la conseguente classificazione nel nomenclatore nazionale.
Ricordiamo che lo scorso 12 maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia, il Consiglio regionale del Piemonte aveva deciso di non illuminare come consuetudine Palazzo Lascaris di viola, colore simbolo di questa ricorrenza, motivando la scelta come “gesto di responsabilità e sensibilità ambientale“.
Fondi destinati a diagnosi, cura e ricerca
L’assessore ha ricordato che quest’anno il Ministero della Salute ha istituito un fondo nazionale di 5 milioni, finalizzato a studio, diagnosi e cure della fibromialgia, permettendo così di conoscere l’impatto degli atti nazionali a livello regionale per quanto riguarda la ripresa e lo sviluppo a breve-medio termine di percorsi sanitari diagnostici terapeutici assistenziali.

I lavoratori affetti da questa patologia
L’interrogazione ha chiesto notizie anche riguardo il riconoscimento ai lavoratori affetti da questa patologia di permessi dal lavoro e dall’esenzione dei ticket e dei farmaci eventualmente prescritti. Ha spiegato che la richiesta si è resa necessaria dopo l’istituzione della Commissione nazionale per l’aggiornamento dei livelli di assistenza: l’organismo ha appena iniziato l’esame delle tante proposte all’ordine del giorno, tra cui anche la fibromialgia.
Che cos’è la fibromialgia?
La sindrome fibromialgica, denominata anche di Atlante, si caratterizza con diffusi specifici dolori muscolo-scheletrici e nel nostro Paese ha un’incidenza stimata tra il 2% e il 4% della popolazione; colpisce principalmente le donne in età fertile e lavorativa, non ha uno specifico bio-marcatore, evidenti danni clinici e non è inserita tra le malattie rare.
Il Consiglio Superiore di Sanità ha recentemente espresso un parere positivo per inserire tale sindrome tra le malattie croniche invalidanti, meritevoli di esenzione dai ticket pur non comparendo ancora nell’elenco del nomenclatore tariffario nazionale.
In Piemonte risulta che i pazienti affetti da fibromialgia vengano presi in carico da vari specialisti presso ambulatori delle reti clinico-assistenziali dedicate a altre patologie, tra cui la rete reumatologica. L’attuale situazione piemontese nell’ambito della rete clinico assistenziale reumatologica si caratterizza per una diffusa presa in carico del paziente affetto da fibromialgia.