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lunedì 29 Maggio 2023

Autismo in età adulta: 800 i pazienti in Piemonte

Nella giornata di ieri la Commissione Sanità si è riunita in modalità telematica per un'audizione sullo spettro autistico in età adulta

La Regione Piemonte nel 2009 ha inaugurato il Centro per i disturbi dello spettro dell’autismo in età adulta: una struttura, la prima in Italia, che oggi rappresenta con i suoi oltre 800 pazienti, il più importante centro nazionale per la diagnosi, la cura e la valorizzazione dei talenti delle persone adulte con autismo.

I circa 800 pazienti del Centro sono in prevalenza di sesso maschile (intorno al 77%), il 50% circa di Torino, mentre il resto risiede nell’area rurale o periurbana. L’età media è invece di circa 30 anni.

Il Centro per l’autismo piemontese è cresciuto grazie ad una rete regionale performante

In questi anni è stata creata una performante rete regionale per favorire in ogni Asl lo sviluppo di un Centro multidisciplinare per l’autismo.

L’obiettivo è stato quello di far crescere e valorizzare le realtà locali, creando un modello di intervento e diagnostico che poi si sarebbe potuto anche esportare a livello nazionale attraverso un progetto finanziato dal Ministero della Salute e già sperimentato in altre cinque regioni italiane.

Anche se alcune Asl hanno difficoltà ad assicurare un’offerta omogenea sul territorio perché i fondi statali, con assegnazione annuale, rendono difficile la programmazione a lungo termine” ha puntualizzato Roberto Keller, direttore del Centro per i disturbi dello spettro dell’autismo in età adulta dell’Asl di Torino.

Autismo Piemonte

Tra psicologi e psichiatri pochi sembrano interessati a occuparsi di autismo: la questione portata in Consiglio Regionale

Il Centro multidisciplinare sull’autismo, in questi giorni, è stato oggetto di un’audizione durante l’ultima riunione regionale in Commissione Sanità.

Il direttore, Roberto Keller, ha portato sul tavolo consigliare un’intricata questione: la difficoltà ad arruolare personale, perché tra gli psicologi e gli psichiatri, pochi sembrano interessati a occuparsi di autismo, in quanto questo ruolo richiede non solo preparazione tecnico-scientifica, ma anche motivazioni forti per gestire l’alto livello di sofferenza delle famiglie.

Inoltre Keller ha fatto presente che per evitare la mancanza di diagnosi precoce, c’è un intenso programma di screening e per quanto riguarda la diagnosi in età adulta, ha evidenziato come venga fatta formazione nelle scuole per gli insegnanti, supportati dagli psichiatri.

Simona Rovero
Simona Rovero
Classe 1995, aspirante giornalista. Laureata in Scienze della Comunicazione e in Comunicazione e culture dei media, nutro da sempre una grande passione per lo sport, il cinema, il buon cibo e la scrittura.

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