Nella splendida cornice del Parco Dora di Torino Giorgia Meloni, durante l’intervista rilasciata al direttore di Adnkronos Gian Marco Chiocci, svela come il suo partito sia riuscito negli ultimi anni ad accrescere i consensi: “Fratelli d’Italia ha fatto molti sacrifici negli ultimi 10 anni. Tempo addietro ho detto ai miei dirigenti che sarebbe stato più difficile passare dal 3% al 5% che dal 5% al 15%. Perché finché balli sulle soglie di sbarramento gli elettori, anche se si sentono rappresentati dal tuo partito, quando nel segreto dell’urna sono chiamati a votare pensano che quel voto possa essere inutile ai fini della rappresentanza nelle Camere e in Europa“.
La Meloni ha poi raccontato che quando alle elezioni europee del 2019 FdI ha conquistato il 6,44% dei voti questa circostanza ha permesso che il suo partito avesse un peso specifico nel dibattito politico nazionale e grazie a questo successo è stato possibile raccogliere i risultati di sacrifici che non sono durati solo un solo anno, bensì 10 anni.
“Sono stanca di sentire che Fratelli d’Italia non ha una classe dirigente, – aggiunge la deputata romana – se c’è un partito in Italia che ha una classe dirigente quel partito si chiama FdI perché i nostri parlamentari hanno fatto tutta la trafila e l’hanno fatta per molti anni“.
“L’onorevole Zan, che si erge a paladino delle discriminazioni sociali, l’ultima volta che è stato intervistato ha dichiarato: ‘La Meloni non la dovete invitare in televisione’“. Inizia con una punta di polemica la considerazione della leader di Fratelli d’Italia sul tema del ddl Zan, che verrà votato al Senato il prossimo 13 luglio.
“Non so se passerà o meno al Senato – è l’opinione della Meloni, che coglie l’occasione per sferrare una stoccata ai partiti di centrosinistra – La mia impressione è che la sinistra stia portando avanti una battaglia molto ideologica, che non aiuta il tema della lotta alla discriminazione degli omossessuali. L’obiettivo della legge Zan non è la lotta alla discriminazione altrimenti accetterebbe un compromesso che consenta di combattere la discriminazione“.