La Città di Torino ha concluso un soddisfacente accordo con il Ministero dell’Interno in merito ad un contenzioso aperto nel lontano 2012. E nelle casse comunale nei prossimi mesi giungeranno ben 28 milioni di euro.
Alla base del contenzioso vi è un gettito tributario erroneamente calcolato e poi pagato dalla Città di Torino sulle imposte ICI e IMU: un’ingiusta riduzione delle attribuzioni dello Stato ai danni delle casse del Comune di Torino.
Il fatto risale al 2012 e dopo che il Comune di Torino aveva riconosciuto l’errore ha fatto ricorso alla giustizia amministrativa presso il Tar del Lazio e successivamente al Consiglio di Stato. Entrambi questi gradi di giudizio hanno sempre riconosciuto la fondatezza dell’istanza avanzata da Torino.
La prima sentenza favorevole alla Città di Torino risale al 2014 presso il Tribunale amministrativo del Lazio. In assenza di esecuzione spontanea della sentenza da parte dei Ministeri la Città ha poi proposto ricorso per l’ottemperanza da parte dei Ministeri.
E oggi, l’assessore al Bilancio, Gabriella Nardelli, ha presentato, nel corso di una Giunta straordinaria, la delibera che formalizza l’accordo con il Viminale che prevede il pagamento di una prima tranche di 7 milioni di euro entro la fine di febbraio e i restanti 21 milioni entro fine aprile.
“È un accordo molto positivo per la Città che chiude finalmente un lungo contenzioso. Nelle scorse settimane a Roma abbiamo ulteriormente motivato le nostre ragioni e ottenuto, in tempi stretti, un accordo che prevede il pagamento di quanto dovuto alla Città di Torino. È stato un lavoro tecnico e politico nel quale è intervenuto anche il Sindaco, un lavoro di squadra grazie al quale si è conclusa una vicenda irrisolta da diversi anni” ha dichiarato l’assessore Nardelli.