Sono circa 8 milioni i ristorni fiscali recuperati dai lavoratori transfrontalieri piemontesi. La cifra è stata resa nota dall’assessore all’Emigrazione Maurizio Marrone durante la Riunione del Consiglio Regionale in terza Commissione.
Il ristorno fiscale, ricordiamo, è un accordo stipulato tra Italia e Svizzera nel 1974 e prevede che le tasse che i lavoratori italiani frontalieri sostengono ritornino poi agli Enti locali quindi alle Province, ai Comuni e alle Comunità Montane di loro appartenenza.
Riguardo i lavoratori subalpini che si spostano ogni giorno nella Confederazione elvetica sono stati calcolati quindi oltre 8 milioni di euro come risulta anche dal decreto biennale del ministero dell’Economia e delle Finanze. Questi ristorni recuperati per la Regione Piemonte saranno destinati ai Comuni di residenza dei lavoratori, che si trovano entro 20 chilometri dalla frontiera, e saranno utilizzati per opere pubbliche.