L’Ufficio di presidenza del Comitato regionale per i Diritti umani e civili, composto dal presidente dell’Assemblea, Stefano Allasia, dalla consigliera Sara Zambaia e dall’ex consigliere Giampiero Leo, aderisce all’appello di papa Francesco per una giornata di digiuno per la Pace in Ucraina, il 2 marzo, in concomitanza con il mercoledì delle ceneri.
“Abbiamo deciso di raccogliere l’appello di papa Francesco – ha affermato il presidente Allasia – e come Udp del Comitato per i Diritti umani, di fronte alla guerra e alla inaccettabile violazione della sovranità di un Paese libero e indipendente, abbiamo già condannato l’invasione militare. Stiamo appoggiando le misure di aiuto al popolo ucraino previste dalla Regione. Anche la dimensione spirituale diventa importante di fronte ad avvenimenti di così grande gravità e portata”.
Sabato scorso la manifestazione contro la guerra in Ucraina
Va sottolineato come Allasia, Zambaia e Leo il 26 febbraio scorso abbiano partecipato a una manifestazione contro la guerra in Ucraina, indetta davanti alla Prefettura di Piazza Castello e organizzata da A.G.iTE. , coordinamento di cittadine e cittadini, associazioni, enti e istituzioni locali contro l’Atomica, tutte le Guerre e i Terrorismi. I tre politici hanno voluto portare il saluto, il sostegno e la solidarietà del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili al Presidio.

Sostenere il popolo ucraino
Nel corso della manifestazione è stato rimarcato come in questo particolare momento sia fondamentale creare una rete a sostegno del popolo ucraino. La promessa è stato sottolineata dai rappresentanti di Consiglio regionale e Regione Piemonte che hanno promesso di non far cadere nel vuoto l’appello e ribadiranno a gran voce l’iniziativa nelle sedi istituzionali.
Sara Zambaia racconta la storia di Mia: “Piccolo miracolo nella follia della guerra”
La consigliera regionale del Piemonte e del Comune di Pianezza, Sara Zambaia, qualche giorno fa sul suo account Facebook ha colto l’occasione per raccontare la storia della piccola Mia, neonata venuta alla luce nella metropolitana di Kiev. La stazione è utilizzata come rifugio mentre all’esterno la capitale viene bombardata: “Lei è il simbolo del valore della vita che prevale sulle bombe, sulla distruzione e sulla morte – sottolinea la consigliera leghista, che poi aggiunge – un piccolo miracolo nell’assurdità della guerra e nella follia umana. Al fianco del popolo ucraino!“