“Vogliamo far ritornare Torino una città più grande, forte ed unita di come l’abbiamo trovata”. A pronunciare queste parole è stato il sindaco Stefano Lo Russo a conclusione della presentazione delle linee programmatiche 2021-2026 per la Città di Torino.
Linee programmatiche che ispireranno l’azione dell’amministrazione comunale per i prossimi 5 anni ma che dovranno anche essere approvate, e votate, dal Consiglio comunale durante la prossima riunione di Consiglio in programma lunedì 13 dicembre.
Il primo cittadino, però, ha presentato il documento di fronte ad una Sala Rossa mezza vuota. Nei banchi era presente la Giunta Comunale ma non i gruppi di opposizione che proprio prima della presentazione del Sindaco hanno deciso di alzarsi e non prendere parte al dibattito.
La protesta dell’opposizione nasce dalla decisione della maggioranza di non accogliere i 138 emendamenti al programma da loro suggeriti, rinviando la loro discussione.
Il sindaco ha subito deplorato l’assenza delle opposizioni, ribadendo che il programma di mandato è stato determinato dall’esito elettorale e dalla scelta dei torinesi e che le linee del programma sono scaturite dopo approfonditi incontri con realtà produttive, associative e del Terzo settore.

Linee programmatiche 2021 -2026: gli obiettivi della Giunta Comunale nei prossimi 5 anni
Rigenerazione urbana, servizi di prossimità per i cittadini, politiche per il commercio e politiche di sicurezza sociale. Questi i temi in cui verterà l’azione dell’Amministrazione comunale nei prossimi 5 anni.
Il Sindaco Lo Russo durante la presentazione del documento che attesta le linee programmatiche 2021 -2026 del Comune di Torino ha sottolineato l’importanza di operare per la rigenerazione degli spazi pubblici e dei quartieri di Torino migliorando nel contempo servizi un po’ zoppicanti come l’emergenza abitativa ma anche l’anagrafe e le case della salute. Infine il primo cittadino ha sottolineato come l’elemento chiave della sicurezza siano le politiche orientate al lavoro, alla socialità, alle opportunità per i giovani e alla cura delle persone fragili.
Altro tema sul quale ha insistito Lo Russo è stato quello dei trasporti e delle relative infrastrutture: di primaria importanza la linea 2 della metro e il servizio SFM, insieme ad una mobilità ciclabile in maggiore sicurezza. L’obiettivo della nuova Giunta Comunale rimangono su questo versante le politiche ambientali rese ancora più centrali e trasversali a tutta l’azione amministrativa dall’emergenza climatica in corso.
Il Sindaco Russo ha poi sottolineato l’importanza della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo, ricordando la cabina di regia istituzionale avviata con la Regione Piemonte e le istituzioni universitarie sui fondi PNRR. Un occhio di riguardo dall’Amministrazione sarà anche rivolto anche ai problemi occupazionali e alla riqualificazione dei lavoratori fragili, oltre che alla formazione.
Durante la presentazione delle linee programmatiche per il quinquennio il primo cittadino ha evidenziato e citato il settore aerospaziale, il Competence Center, lo sviluppo dei centri di innovazione tecnologica, della formazione non solo universitaria ma anche tecnica.
Ma Torino svolge il suo sguardo anche al rafforzamento della medicina territoriale e alla realizzazione del Parco della Salute della Scienza e dell’Innovazione, al welfare, allo sport che si declina, come specifica il primo cittadino, non solo nei grandi eventi ma anche in quello di base, alla qualità dell’edilizia scolastica, alle politiche di genere nelle quali Torino, ricorda Lo Russo, è un modello nazionale, ai giovani e infine alla cultura, sia quella di respiro internazionale ma anche quella espressa in modo meno istituzionale.
“Per il turismo ci sarà particolare attenzione, mentre sui diritti civili e nuove cittadinanze non ci saranno passi indietro, se mai in avanti: occorrerà progettare a agire in un’ottica di Città metropolitana, orizzonte e stimolo per queste politiche. Politiche che dovranno vedere il coinvolgimento di Circoscrizioni, realtà associative, categorie” conclude il suo intervento il Sindaco Lo Russo.
Un dibattito a senso unico quello avvenuto in Sala Rossa
Subito dopo la presentazione del programma da parte del primo cittadino la Sala Rossa ha raccolto i vari umori dei consiglieri rimasti. Un dibattito che ha risentito notevolmente la mancanza della compagine di minoranza e che si è potuto svolgere pressoché a senso unico.
Nadia Conticelli del Partito Democratico ha voluto sottolineare come “il progetto di città sia stato realizzato con la città, con tutte le sensibilità che hanno dato vita al centrosinistra, e rappresenti un patto con gli elettori che non si possa cambiare”.
La consigliere ha aggiunto che sarà necessario il contributo di tutti, anche delle opposizioni, la cui assenza rappresenta un’occasione persa per trasformare le linee guida in atti.
In merito alla mancanza delle opposizioni ha espresso il proprio giudizio anche Ivana Garione dei Moderati, sottolineando come “la loro assenza non rappresenti un buon inizio e come le proposte illustrate, ambiziose ma non impossibili, richiedano una sano confronto anche con loro”.
Il consigliere Silvio Viale ha definito l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri della Minoranza un modo “per evitare il confronto su argomenti fondamentali per la città”.
Tra le questioni di primaria importanza per la città di Torino, secondo i consiglieri intervenuti nel dibattito, vi sono l’attenzione ai diritti civili e sociali, in special modo il tema dei senza fissa dimora e la questione del diritto alla casa oltre che la questione della fragilità sociale e della diseguaglianza territoriale.
Il primo cittadino si è detto consapevole di avere davanti a sé una sfida importante e insieme alle forze che lo sostengono ha rimarcato che la sua intenzione è “quella di coniugare lo sviluppo economico e il rilancio sociale di Torino, mettendo insieme i vari attori del territorio con rigore metodologico“.
Infine si è rivolto alle forze di minoranza auspicando con esse di superare al più presto i fraintendimenti riguardo alla presentazione della delibera programmatica.