Torino. La nostra città, come le maggiori metropoli italiane, deve fare i conti con il problema della casa, un fenomeno che ha diverse e differenti sfaccettature. Ci sono migliaia di persone e di famiglie che non hanno un tetto sicuro sotto il quale vivere, ma ci sono anche numerosi piccoli proprietari che vivono il dramma e la frustrazione di avere un appartamento occupato da chi non paga il canone da mesi o da anni e continua a stare comodamente nell’alloggio, confidando sulla lentezza esasperante di chi deve, o dovrebbe, far rispettare un sacrosanto diritto legato al concetto di proprietà.
Tutto ciò produce un’emergenza abitativa e per affrontarla in modo concreto il Comune di Torino ha avviato la sperimentazione del progetto Homes4All nato per affrontare questo tema attraverso un innovativo modello di housing sociale che vede l’intervento di investitori privati disponibili a mettersi in rete al servizio del sociale e della valorizzazione del territorio.
Tramite investimenti immobiliari a impatto sociale, il progetto contribuisce alla rigenerazione di quartieri e all’inclusione dei cittadini garantendo loro il diritto alla casa.
Come? Intercettando sul mercato immobili privati vuoti o beni da acquistare in asta da mettere poi a disposizione di nuclei familiari in difficoltà. La società provvede sia all’acquisizione che alla gestione degli immobili, li ristruttura mettendoli a norma, e accompagna le famiglie negli alloggi assegnati a un affitto sostenibile.
Promosso dalla Città di Torino – assessorati all’Innovazione e alla Politiche Abitative – il progetto è approdato alla sua seconda fase finanziata con 450mila euro dal Dipartimento della Funzione Pubblica del Consiglio dei Ministri che consentirà di testare la solidità del modello delineato nello studio di fattibilità misurandone l’effettivo impatto sociale e continuando nel lavoro di innovazione amministrativa.
