Domani Stefano Lo Russo si insedierà al Comune di Torino e ha appena presentato la sua nuova giunta comunale che assieme a lui guiderà la città. La nuova squadra è prevalentemente femminile, con 6 ruoli su 11 occupati da donne.
Le donne della giunta comunale
A ricoprire il ruolo di vicesindaca sarà appunto una donna, Michela Favaro, avvocatessa e giurista presso settore automotive. Non è estranea alla politica perché già dal 1999 è stata assessora nel comune di Collegno e successivamente consigliere comunale a Torino. Dal 2016 e 2018 è stata Presidente della società AFC Torino S.p.A. (servizi cimiteriali).
Scelta furba, probabilmente data anche per dare una sorta di continuità femminile all’interno dei posti chiave in giunta, passando il testimone da sindaca a vicesindaca. La Favaro gestirà le deleghe al Personale, Patrimonio, Appalti e Legalità; ruoli chiavi all’interno della macchina amministrativa che le dovrebbero essere congeniali dato il suo curriculum e l’esperienza.
La giunta femminile si completa con Gabriella Nardelli che si occuperà di Bilancio e Società partecipate; Rosanna Purchia alla Cultura; Gianna Pentenero al Lavoro, Attività produttive, Polizia Municipale e Area metropolitana; Chiara Foglietta alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti; Carlotta Salerno alle Politiche educative, Giovani e Periferie.

La Nardelli ricopre un altro ruolo chiave nell’amministrazione, vale a dire il Bilancio, che in genere è una delle spine nel fianco di una giunta comunale. La Foglietta, inoltre, occupandosi dei Trasporti si va a porre in uno dei settori più contestati dai torinesi, che da anni richiedono più mezzi e meglio gestiti.
Punti strategici per le donne in giunta, insomma, ma anche gli uomini avranno deleghe importanti.
Gli uomini nella giunta Lo Russo
Nella lista maschile troviamo Paolo Mazzoleni all’Urbanistica, all’Edilizia Privata e alla Grandi infrastrutture; Mimmo Carretta a Sport, Grandi eventi, Turismo e Rapporti con il consiglio comunale; Francesco Tresso alla Cura della Città, Protezione civile, Servizi civici e Decentramento; Paolo Chiavarino al Commercio e ai mercati; Jacopo Rosatelli alle Politiche sociali, Salute, Casa, Diritti e Pari opportunità.
Lo Russo ricoprirà infine le deleghe per Comunicazione e promozione della Città nelle relazione internazionali, Avvocatura, Città universitaria, Relazioni internazionali e Fondi europei e PNRR.
Stupisce un po’ che alla delega per le Pari opportunità ci sia un uomo (Rosatelli), dato che a ricoprire la carica a livello nazionale è sempre una donna. Tuttavia è pur vero che parità di genere significa appunto uguaglianza e dunque sarebbe sbagliato rendere il ruolo esclusivamente femminile.
L’opposizione ha già storto il naso su Mazzoleni, in quanto milanese. Paola Ambrogio di Fratelli d’Italia ha dichiarato che “la scelta di affidare le deleghe ad Urbanistica ed Edilizia privata all’architetto milanese Paolo Mazzoleni denota scarsa attenzione alle dinamiche locali, calpesta e ignora la professionalità di numerosi “papabili” torinesi”.

Qualche considerazione sulla giunta comunale Lo Russo
Ovviamente ogni giunta si giudica dopo essere stata messa alla prova, per cui è inutile esprimere opinioni affrettate. Possiamo constatare che la squadra di Lo Russo proviene principalmente dall’ambito scolastico; del resto Lo Russo stesso è un professore del Politecnico e ha giustamente tenuto per sé la delega alla Città universitaria.
La giunta comunale proviene anche dal mondo dell’associazionismo e dell’impegno sociale, come per esempio Francesco Tresso e Chiara Foglietta. È inoltre comune a tutti un’esperienza maturata all’interno della politica e dell’amministrazione.
Interessante, infine, la formazione e la diversa provenienza di nomi come il già citato Mazzoleni, milanese, e Rosanna Purchia. Quest’ultima napoletana, ex Sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli ma che ha lavorato anche al Piccolo Teatro di Milano; l’anno scorso era stata nominata commisario al Teatro Regio di Torino. Una notevole esperienza professionale che fanno ben sperare per il settore culturale torinese.