Dopo l’entrata in vigore della norma che obbliga gli over 50 a vaccinarsi è uscito allo scoperto come almeno 500 dipendenti pubblici del Comune di Torino risultino ancora senza la vaccinazione anti Covid.
Dal 15 febbraio prossimo per accedere ai luoghi di lavoro i cittadini con più di 50 anni dovranno per forza dotarsi di Green Pass rafforzato che si ottiene solo dopo aver compiuto un ciclo vaccinale completo. In alternativa la certificazione verde è rilasciata a seguito della guarigione dal virus. In entrambi i casi la durata passa, dal 1° di febbraio, a 6 mesi a partire dall’ultima somministrazione di vaccino o dalla prima positività al coronavirus.
La legge stabilisce anche che i cittadini over 50 che decidono di non vaccinarsi incorrono in precise sanzioni.
In merito alla presenza di numerosi dipendenti pubblici ancora non vaccinati si è espressa, nei giorni precedenti, la consigliera comunale Michela Favaro. La vicesindaca ha affermato che verranno presi tutti i provvedimenti necessari per far rispettare la legge.
Lo Russo: “In primis la sicurezza delle persone all’interno degli uffici comunali”
E sulla situazione dei dipendenti comunali torinesi no vax si è espresso quest’oggi anche il Sindaco Lo Russo.
“Il Comune applicherà la norma e i dipendenti che non vorranno vaccinarsi, in conformità al decreto, saranno sanzionati. La norma che stabilisce l’obbligo vaccinale ha una funzione deterrente e non una funzione punitiva e ha lo scopo di incentivare la vaccinazione. Vogliamo garantire prima di tutto la sicurezza delle persone all’interno degli uffici comunali. Noi auspichiamo che le persone che non sono ideologicamente contro i vaccini ma solo che ne hanno paura possano convincersi di vaccinarsi” ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo.
L’obbligo vaccinale riguarda tutti i cittadini con più di 50 anni di età sia disoccupati che lavoratori nel settore statale che privato.
Chi decide di non vaccinarsi incorre in una multa di 100 euro una tantum mentre per i lavoratori ultracinquantenni senza vaccino la sanzione è fissata tra 600 e 1.500 euro oltre alla sospensione dello stipendio fino ad avvenuta vaccinazione. Al momento la norma è valida fino al 15 giugno 2022.