In Comune mancano più di 5mila dipendenti e quasi 80 dirigenti. Una carenza che non può che ripercuotersi sui servizi alla cittadinanza.
A sollevare la questione non è un gruppo di cittadini polemici ma è lo stesso primo cittadino, Stefano Lo Russo. La questione è stata presa in esame e dibattuta durante la prima riunione del Consiglio comunale avvenuta ieri lunedì 8 novembre in sala rossa.
“Il personale del Comune di Torino è nettamente carente rispetto alla pianta organica preposta. Ed ad essere messo a rischio è proprio l’erogazione dei servizi alla cittadinanza” ha spiegato il primo cittadino.
Ma com’è potuto accadere tutto ciò? Molti dei dipendenti comunali sono andati in pensione e l’iter per introdurre nuova forza lavoro è stato rallentato dalle restrizioni sui concorsi pubblici per via dell’epidemia da Covid-19.
Per ovviare a tutto questo è stato approvato durante l’ultima riunione consiliare un nuovo provvedimento. La delibera proposta dalla Giunta e presentata dal sindaco Stefano Lo Russo modifica i criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e servizi comunali. Uno strumento fondamentale per la realizzazione del programma di mandato dell’Amministrazione.
“Incarichi dirigenziali a soggetti anche esterni basta che siano qualificati”. La soluzione del Comune alla carenza di organico
La delibera approvata dal Sindaco Lo Russo e dalla Giunta durante la prima riunione di Consiglio Comunale permetterà di far fronte alla problematica di sottodimensionamento organico presente all’interno di Palazzo Civico.
Per far fronte alla crescente carenza di personale, l’Amministrazione civica potrà avvalersi di personale interno conferendo incarichi dirigenziali a soggetti con comprovate qualificazioni professionali. Inoltre il Comune potrà utilizzare procedure di mobilità da altri enti.
Le strutture di vertice saranno quindi definite in rapporto alla complessità e alla portata dei programmi dell’Amministrazione.
“Alcuni programmi necessiteranno di opportuni potenziamenti, anche temporanei, per conseguire prioritari obiettivi come REACT e PNRR. Si tratterà di gestire centinaia di milioni di euro, la cui disponibilità è vincolata a tempistiche definite e progettualità adeguate” commentano dalla sede comunale.
Parallelamente, gli uffici a supporto di sindaco e assessori/e, al fine di garantire l’adeguato funzionamento, potranno essere rafforzati con collaboratori e collaboratrici di staff scelti anche al di fuori del novero dei dipendenti della Città. La selezione avverrà sempre dopo la comprovata professionalità in materie di competenza comunale. La loro retribuzione e il loro inquadramento giuridico avverrà in conformità con i principi di contenimento dei costi ed in linea con la spesa sostenuta nello scorso mandato amministrativo.
Dall’opposizione è giunta qualche critica. Andrea Russi del M5S ha criticato alcune insufficienze dell’atto e ha deciso di non partecipare alla votazione. Enzo Liardo di FdI ha invece evidenziato il problema dell’evoluzione tecnologica della macchina amministrativa.
La delibera è stata poi approvata con 25 voti a favore, 11 astenuti e 4 non partecipanti al voto.