Era possibile fare meno dell’ultima volta in termini di affluenza? Purtroppo sì i dati parlano chiaro alle urne si sono recati poco più di 290mila torinesi rispetto ai 690mila aventi diritto, già al primo turno l’affluenza era stata bassa, 48.08%, con queste elezioni Torino ha toccato un nuovo minimo storico. L’affluenza infatti è scesa al 42.1%. Peccato che anche questa occasione sia andata sprecata, inutile, permettetemi di dire, lamentarsi poi sui social se le cose non funzionano o se il Sindaco scelto non sarà quello desiderato nei sogni. 400 Mila torinesi hanno preferito evitare di esprimere la propria scelta, speriamo restino almeno coerenti con i loro atteggiamento una volta che verrà nominato il nuovo sindaco, abbastanza assurdo sarebbe poi da domani, a mio avviso, avere anche solo una parte di quei 400 mila sui social a sbraitare di come sarebbero dovute andare le cose. Fatta questa breve premessa assolutamente di carattere personale, alcuni dati oggettivi:
Ballottaggio Torino, Damilano – Lo Russo: primi exit poll
L’Affluenza più alta si è registrata nella circoscrizione 1 (Centro –Crocetta), che ha toccato il 46.49%, la più bassa nella circoscrizione 6 (Barriera di Milano-Falchera-Regio Parco), ove l’affluenza è stata solo del 35.66%.
Nel Capoluogo Piemontese stando ai dati degli exit poll il centrosinistra è in vantaggio con Lo Russo col 59.2% su Damilano 40.8%. In queste ore sui social i candidati sindaco hanno provato ad incitare i torinesi, ma a poco sono valsi i loro appelli, l’affluenza è purtroppo rimasta bassa.
Ballottaggio, le ultime parole di Damilano, Lo Russo: l’appello ai torinesi, ‘votate!’
Nella giornata di ieri attraverso il suo profilo social Damilano annunciava di aver votato e ricordava l’importanza del voto: “Votare è l’unico modo che abbiamo per contribuire a creare il futuro di Torino. Votare è un diritto ma diventa un dovere irrinunciabile se crediamo in una città migliore”.
Stamane l’ultimo appello ai cittadini torinesi affinché si decidano ad andare a votare esercitando così un loro diritto, l’affluenza è davvero bassa, ancora più bassa rispetto al primo turno, ed è per questo che Damilano, uno dei candidati sindaco, cerca di incitare “Una città che non va a votare è una città che rinuncia a lottare per il suo futuro. Questa non può essere Torino dobbiamo combattere per ridare alla nostra città la voglia di credere che le cose possono cambiare. Non può essere il 40% dei torinesi a scegliere il sindaco. Andiamo a votare, abbiamo tempo fino alle 15.00. Manca poco a cambiare le cose”
Lo Russo dalla sua, ieri sera “ Oggi si vota fino alle 23 e domani, 18 ottobre, dalle 7 alle 15. È un voto molto importante per Torino e lo è, ovviamente, anche per me e non nego un po’ di emozione. Mi auguro che i torinesi decidano di votare e sostengano una visione di città grande forte e unita. Buon voto a tutte e tutti!”.

Dopo oltre un quarto delle sezioni scrutinate Lo Russo in netto vantaggio
Il comitato elettorale di Stefano Lo Russo sta preparando i festeggiamenti: dopo appena 260 sezioni scrutinate, su 919, è scattato l’applauso dei militanti del centrosinistra presenti negli uffici di piazza Delpiano. Il candidato sindaco del centrosinistra è al momento al 58% delle preferenze contro il 41% dello sfidante di Torino Bellissima e del centrodestra, Paolo Damilano. L’arrivo di Lo Russo è atteso da militanti e sostenitori e dai vertici locali del centrosinistra.
Intanto Lo Russo, sfidando la scaramanzia, ha rilasciato le prime dichiarazioni dedicando la vittoria a don Aldo Rabino, definito “maestro, padre e guida“. Il sacerdote salesiano, deceduto nel 2015, era noto in città per essere stato lo storico cappellano del Torino calcio. Era stato lui ad avviare il prossimo sindaco al volontariato e alla politica.
Chiara Appendino si complimenta con il successore
“Congratulazioni al neosindaco, gli faccio i miei migliori auguri di buon lavoro, lo attende un compito complesso ma straordinario. Ho già sentito Stefano Lo Russo, e gli ho ribadito la mia disponibilità a fare un passaggio di consegne che mi auguro avvenga il più velocemente possibile. Anche perché ho una scadenza, e non vorrei essere in ospedale (a giorni partorirà il secondo figlio, ndr)“. Lo ha affermato la sindaca uscente di Torino, Chiara Appendino.