La ZTL di Torino resterà spenta per altri tre mesi, si attende a breve la conferma ufficiale da parte del Comune; tuttavia la notizia è già stata annunciata da Paolo Chiavarino, assessore al Commercio. La decisione, infatti, è stata presa tenendo in considerazione i disagi che la zona a traffico limitato avrebbe potuto creare nell’imminente periodo festivo.
L’assessore, seguendo il suo ruolo, pone l’attenzione sulla necessità dei negozianti di approfittare dello shopping natalizio, fondamentale per risollevare l’economia commerciale. A causa della crisi dell’anno scorso centinaia di negozi hanno preferito chiudere, la proroga mira così ad agevolare sia il traffico cittadino quanto l’attività dei nogozi. Ma inevitabilmente crea lo scontento di chi ha a cuore la situazione ambientale.
La rabbia degli ambientalisti: “Immediato ripristino della ZTL”
A chiedere con forza il ritorno della ZTL sono le associazioni ambientaliste come Fridays for Future, Greenpeace, Legambiente e il Comitato Torino Respira. La richiesta non giunge a caso, soprattutto perché la qualità dell’aria di Torino è in costante monitoraggio e non registra per nulla livelli ottimali. A sottolinearlo è proprio l’assessora ai Trasporti Chiara Foglietta.
La posizione della Foglietta è secca: “Ci siamo battuti contro la Ztl a pagamento di Appendino perché non aveva nulla di ambientale. Chiederemo a 5T (l’ente che gestisce gestisce la Centrale della Mobilità torinese N.d.A.) uno sforzo per arrivare a un nuovo progetto”. È possibile che si stia già preparando un possibile scontro politico interno nella giunta?

A tal proposito la Foglietta offre subito una soluzione di compromesso, ovvero stabilire fasce orarie alternate con e senza ZTL. “Alcune ipotesi possono essere 7,30-10,30 e 14,30-19, oppure spente la mattina presto e riattivarle nella fascia 10-16”, ha dichiarato l’assessora. Esclude tuttavia la possibilità di creare una ZTL a pagamento, che in effetti non offre il minimo risultato a livello ambientale, e Torino ha decisamente bisogno di migliorare la qualità dell’aria.
La qualità dell’aria di Torino
La limitazione dei gas di scarico che influisce sulla respirabilità dell’aria di Torino resta il nodo cruciale della questione. Da sempre la città soffre di questo problema e i parametri ambientali per classificarne la qualità purtroppo risultano quasi sempre negativi.
La questione si complica ulteriormente perché suddetti parametri non sono del tutto oggettivi e variano a seconda del tipo di interpretazione. Per fare un esempio, aprendo il sito ufficiale della città metropolitana di Torino alla sezione ambiente, la qualità dell’aria di oggi giovedì 4 è indicata come “buona“. Si prevede lo stesso per la giornata di domani.
Tuttavia basta cambiare fonte informativa (in questo caso passando al sito ilmeteo.it), e la classificazione oscilla tra il “mediocre” delle ore 8:00 e lo “scadente” delle ore 18:00. Questo perché i valori di Co (monossido di carbonio, tossico per l’uomo) vanno da un minimo di 191 a un massimo di 498, mentre in condizioni normali, all’interno di un’abitazione, i livelli dovrebbero essere tra l’1,5 e il 4,5.