Sabato 25 settembre aprirà presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino in Corso Castelfidardo 22 la mostra “Vogliamo tutto Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto”.
Curata da Samuele Piazza con Nicola Ricciardi, l’esposizione vuole far riflettere sulla trasformazione del lavoro nel contesto post-industriale e digitale, tra coscienza e disillusione, precarietà e riscatto.
“L’idea della mostra nasce da una riflessione, ovvero dal capire se le rivendicazioni lavorative avvenute negli anni Settanta hanno ancora un senso oggi e se c’è ancora uno spunto che le lega con le rivendicazioni nella nostra epoca moderna” commenta il curatore Samuele Piazza.
La sede delle OGR, da sempre spazio simbolo della transizione verso nuovi modelli di produttività e luogo cardine della re-invenzione, non poteva che essere congeniale per ospitare le opere degli artisti che rimarcano i resti di un recente passato industriale e le ambivalenze delle nuove condizioni lavorative.
Alla mostra “Vogliamo tutto Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto” saranno presenti le installazioni, le sculture, i video e le performance di tredici artisti contemporanei: Andrea Bowers, Pablo Bronstein, Claire Fontaine, Tyler Coburn, Jeremy Deller, Kevin Jerome Everson, LaToya Ruby Frazier, Elisa Giardina Papa, Liz Magic Laser, Adam Linder, Sidsel Meineche Hansen, Mike Nelson, Charlotte Posenenske.

Una riflessione sulla trasformazione del mondo lavorativo odierno
Il titolo della mostra ospitata nelle sale delle OGR è un omaggio al romanzo “Vogliamo tutto” dell’artista e scrittore Nanni Balestrini pubblicato nel 1971 che racconta l’autunno caldo della Torino del 1969 pronta ai cambiamenti che la società italiana stava attuando in quegli anni.
“La mostra indaga la condizione contemporanea, senza proporre soluzioni definitive ma invitando i visitatori a un ripensamento della propria posizione nello scenario lavorativo contemporaneo. Vogliamo tutto era una dichiarazione massimalista e concisa, che rifletteva le aspirazioni di una classe operaia in sciopero contro lo sfruttamento e implicava migliori condizioni di lavoro, salari commisurati allo sforzo, tempo libero e il diritto a un reddito estraneo al lavoro salariato. A cinquant’anni dalla pubblicazione, si può dire che molte delle questioni sollevate nel libro siano cambiate senza una vera soluzione, rendendo solo più complesso identificare cause e modi di affrontare una nuova precarietà in un contesto globale” spiegano nel dettaglio i curatori della mostra.
L’invito posto nei confronti del visitatore è quello di riflettere su come si sono trasformate le lotte e le richieste che vigevano negli ambienti lavorativi degli anni Settanta e come la deregolamentazione del lavoro abbia influenzato la capacità di lottare per i lavoratori ed i loro diritti e soprattutto dopo la pandemia di Covid-19 come abbia ancora senso l’affermazione “volere tutto”.
E sono le stesse opere, sala dopo sala, a raccontare la crisi dell’industria, la drammatica situazione dei lavoratori a chiamata, le proteste dei lavoratori, le nuove modalità di lavoro on line e gli strumenti di propaganda attualizzati all’epoca moderna.
Mostra Ogr: le informazioni ed il programma
La mostra “Vogliamo tutto Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto” sarà aperta al pubblico dal 25 settembre 2021 al 16 gennaio 2022.
Il percorso espositivo si articola nell’area delle OGR BINARIO 1 & 2 e nel DUOMO. Sarà visitabile il giovedì e venerdì dalle 12 alle 20 ed il sabato e la domenica dalle 10 alle 20.
L’ingresso è gratuito ma per accedere a laboratori e visite guidate è necessario prenotare sul sito ufficiale delle OGR Torino.
Il programma della mostra prevede inoltre:
Sabato 25 settembre alle ore 16 un laboratorio per bambini dai 3 ai 12 anni a cura di Arteco dal titolo “Cosa voglio fare da grande”.
Le performance “Service No. 1” e “Service No. 5” del coreografo e ballerino australiano Adam Linder in determinate giornate. Ecco il calendario delle performance che si svolgeranno sempre dalle ore 14 alle ore 20:
- 25-26 settembre 2021 | Service No. 1
- 2-3 ottobre 2021 | Service No. 1 + Service No. 5
- 30-31 ottobre 2021 | Service No. 1
- 5-7 novembre 2021 | Service No. 1 + Service No. 5
- 15-16 gennaio 2022 | Service No. 1
La performance Service No. 1 è eseguita da Delphine Gaborit mentre
Leah Katz, Justin Francis Kennedy, Robert Fredrik Stanley Malmborg, Noha Ramadanm, Stephen Clifford Thompson, Anna Lea von Glasenapp sono gli esecutori della performance Service No. 5.
Come approfondimenti della mostra saranno organizzate due serate di conferenze all’interno del ciclo OGR Public Program di cui abbiamo trattato in questo articolo.
- Martedì 28 settembre alle ore 18.30 la conferenza “Come tutto finì (e anche un poco perché)” curata da Franco “Bifo” Berardi, autore della prefazione del libro “Vogliamo Tutto” di Nanni Balestrini
- Sabato 2 ottobre alle ore 18.30 la conferenza “The Last Cruze, a Torino” curata dall’artista LaToya Ruby Frazier e Samuele Piazza