Torino. Buona musica, emozioni forti e successo prevedibile per l’Ucraina. Questi e tanti altri gli ingredienti che hanno reso entusiasmante l’ultima serata di Eurovision Song Contest a Torino.
Nella serata finale si sono esibiti cantanti e gruppi in rappresentanza di 25 Paesi che sono giunti alla manifestazione conclusiva di questo grande evento musicale. Intensa manifestazione artistica che per una settimana ha suscitato un notevole coinvolgimento di Torino, dove oltre all’evento principale all’evento principale vi è stata tutta una serie di iniziative collaterali in vari quartieri della città.
Kalush Orchestra con Stefania
L’edizione 2022 di Eurovision è stata vinta secondo largo pronostico dall’Ucraina che si è fatta rappresentare dalla Kalush Orchestra, che ha offerto una intensa interpretazione di Stefania, una canzone dedicata alla mamma del cantante della band. Per questo successo è stato decisivo il voto della gente; infatti ha stravinto il televoto, dopo che Kalush Orchestra era giunta solo quarta con il voto della giuria tecnica. Il giudizio dei critici ha dato largamente vincente la Gran Bretagna rappresentata dalla band Sam Ryder che ha ben interpretato “Space man”.
Spagna con la sensuale Chanel
Al terzo posto la Spagna della sensuale Chanel, con il suo trascinante brano “Slo Mo”. In quarta posizione la Svezia di Cornelia Jakobs con “Hold me closer” Al quinto posto, un po’ a sorpresa si è classificata la Serbia dell’enigmatica cantante Konstrakta con il lamentoso e salutistico brano “In corpore sano” . Solo sesta e certamente delusa l’Italia del duo Mahmood e Blanco con il brano sanremese “Brividi”, che soprattutto alla giuria tecnica non ha destato troppe emozioni, tanto da essere valutato come miglior brano solo da due Paesi di tutta l’Europa.

La serata finale ha poi avuto come grandi protagonisti i Maneskin, vincitori della edizione precedente, che hanno presentato al pubblico torinese e alla platea televisiva la loro ultima canzone: un brano molto intenso e ritmato che è destinato ad avere successo.
Infine sul palco c’è stata una emozionata Gigliola Cinquetti che ha rinverdito il sucesso avuto negli anni ’60.
La pace affidata alla musica
Con i Kalush Orchestra in festa e un tripudio di bandiere gialloblu che sventolavano in omaggio all’Ucraina si è chiusa la straordinaria edizione 2022 di Eurovision e per tutti l’appuntamento è a Kiev tra un anno, sperando che la musica porti quella pace che oggi tanti invocano, ma che nessuno riesce a realizzare.