“Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco, che in un anno di conversazione”, parola di Platone. Il gioco è socialità e comunicazione, sia per i bambini che per gli adulti, e dunque giochiamo. Una buona opportunità per farlo è al Festival del gioco, che si terrà l’11 e il 12 settembre nel Parco della Tesoriera.
Il parco, che a luglio ha già ospitato l’Evergreen Fest, diventa protagonista di una nuova manifestazione destinata a coinvolgere tutti gli appassionati di giochi, che siano da tavolo o di ruolo.
L’evento è organizzato dall’associazione FortunaDado, nata nel 2017 con l’obiettivo di promuovere il gioco di ruolo e divulgare questa tipologia di gioco. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Il gioco di ruolo, cos’è e come si svolge
Il gioco di ruolo, o in linguaggio tecnico GdR, è un’avventura narrata all’interno della quale ogni giocatore ricopre un ruolo ben preciso e partecipa in maniera diretta all’azione che si sta svolgendo. Un po’ come i classici videogiochi in prima persona, con la sola differenza che ci si confronta in maniera diretta con gli altri.
A seconda della tipologia (avventura, horror, poliziesco, etc.) vi troverete in un’ambientazione diversa, e, assunto il ruolo di un personaggio, una guida – che in linguaggio tecnico si chiama master – vi immergerà all’interno di una storia. Da quel momento in poi sarete voi, con le vostre scelte personali, che deciderete come suddetta storia andrà avanti.
Se vi sembra ancora del tutto nebuloso non vi resta che fare un giro alla Tesoriera e provare direttamente l’esperienza. Chi scrive non è particolarmente appassionato ma, incuriosito dal genere, ho provato a giocare e non posso negare di essermi divertito. Perché il gioco non è solo divertimento in sé, ma anche altro.

L’importanza del gioco a ogni età
Il gioco riveste un ruolo molto importante nell’attività quotidiana e nella propria crescita personale, ogni manuale di psicologia o sociologia lo conferma. È un momento che costituisice una forma di apprendimento, sia per i bambini che per gli adulti.
Giocare vuol dire comunicare, a un livello assolutamente spontaneo e immediato. Non è un caso che Tolstoj scrisse che “il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco”.
Momento fondamentale nella crescita di un bambino o di un ragazzo, oggi è usato a scopo terapeutico anche per gli adulti. Non è un caso che sempre più giochi sono riservati a un target maturo, come ad esempio le ‘escape rooms’, di cui Torino è particolarmente ricca, nonché una delle prime città d’Italia ad aprirle.
Ecco quindi che il TOplay diventa un’occasione per confrontarsi, imparare e scambiare opinioni. Per permettere tutto questo, l’organizzazione ha strutturato l’evento nella maniera più completa possibile.
TOplay, il programma dell’evento
All’interno del Festival sono previsti oltre 100 tavoli da gioco, suddivisi in categorie e fasce d’età, compresa quella dei più piccoli. Oltre ai succitati giochi di ruolo, sono previsti anche i classici giochi da tavolo, come il Monopoli o il Risiko!
Categoria particolare e che sicuramente incuriosirà molti è il LARP, ovvero il gioco di ruolo dal vivo. In questo tipo di gioco, i partecipanti non sono seduti attorno a un tavolo ma prendono fisicamente parte all’azione e agiscono come i propri personaggi.
Il Festival non prevede solo giochi ma anche altre attività, tra cui il cosplay e conferenze. Sabato 11 settembre si parlerà di inclusione nell’incontro ‘Includere: identità al tavolo per schiudere possibilità di gioco’, dopodiché sarà il turno di ‘Play Ethic e PLAYin(g) Piemonte’, per fare il punto sul ruolo socio-educativo del gioco.
Domenica 12 si parlerà invece di ‘Libri, librigames & games’, e successivamente di ‘Gioco analogico: strumento educativo, formativo, culturale e di aggregazione’. Appuntamenti e attività per tutti i gusti e completamente gratuiti: non vi resta che mettersi in gioco.