Un cortometraggio che strizza l’occhio ai noti film hollywoodiani di supereroi ma che per sua originale natura ha connotati tipicamente piemontesi. Si tratta di “Ratavoloira” uno dei progetti filmici che ha partecipato al bando di prima edizione del “Piemonte Factory 2021”, Film LabContest destinato a filmmaker under 30.
L’iniziativa “Piemonte Factory 2021” è stata organizzata dall’associazione Piemonte Movie e promossa dalla Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte e da altre realtà cinematografiche attive sul territorio: il bando nasce con l’intento di valorizzare autori emergenti e promuovere i lavori cinematografici originali dei giovani registi piemontesi under 30 realizzati all’interno dei capoluoghi della Regione.
Sono 58 le troupe che da tutte le provincie del Piemonte hanno risposto alla call di questa prima edizione di Fim LabContest destinato ai giovani under 30 che stanno intraprendendo la strada del filmmaking. Tra i cortometraggi iscritti il direttore artistico, il regista Daniele Gaglianone, ne ha poi selezionati 8.
“Ho cercato di fare una selezione che fosse il più possibile esaustiva di un
panorama, cercando di tener conto di diversi generi e approcci. Il fatto che da quest’anno il contest si sia allargato a tutto il Piemonte è stata una cosa positiva e sono arrivati molti più lavori e di conseguenza molti più punti di vista artistici. Nei progetti selezionati ho colto una maturità narrativa e tecnica e spero restituiscano questo allargamento di orizzonte” dichiara il direttore artistico dell’iniziativa, Daniele Gaglianone.

Ratavoloira: chi è il supereroe torinese che si potrà scoprire alla prossima edizione del Torino Film Festival
“Ratavoloira” è il titolo di uno dei cortometraggi che, insieme ad altri 7 progetti filmici, sono risultati i finalisti del Film Lab Contest promosso da “Piemonte Factory 2021”.
Il corto che mischia il genere thriller con l’azione e la commedia è la storia di un supereroe che protegge la sua città. Ma anziché essere Gotham City è una lugubre Torino a dover essere difesa dai malvagi. A rendere questo corto originale sotto più punti di vista è il fatto che il protagonista principale è un tipico studente dell’Università di Torino che studia al Politecnico e che nel privato prende la decisione di diventare il supereroe a difesa della città di Torino. Un eroe mascherato chiamato appunto “Ratavoloira” che si metterà al servizio della sua città per difenderla diventandone emblematicamente il simbolo.
A dirigere il corto e interpretare il supereroe mascherato è Giulio Maria Cavallini, attore e regista torinese. “L’idea è nata parecchi anni fa ed insieme al mio amico e collega Riccardo Livermore abbiamo scritto la sceneggiatura. All’inizio volevo realizzare un fumetto ma poi ho deciso di trasformare l’idea in un film. Il cortometraggio è stato girato in 5 giorni e altrettante notti in varie zone di Torino e anche nella città di Cuneo per un totale di 8 giorni di riprese totali mentre sono serviti 5 mesi di lavoro di progettazione per sbrigare tutte le pratiche burocratiche necessarie” racconta il giovane regista Giulio Cavallini.
Un kolossal ‘Made in Torino’
Dall’idea originale del cortometraggio, Cavallini ha girato le scene ed infine realizzato il trailer, dallo stile molto hollywoodiano, che è stato poi selezionato per passare alla fase conclusiva del bando. Su quasi 60 progetti presentati “Ratavoloira” è stato infatti uno degli otto progetti selezionati che verranno proiettati nella sezione dedicata “Premio Piemonte Factory Miglior Cortometraggio” all’interno della 39esima edizione del Festival cinematografico Torino Film Festival 2021 in programmazione a novembre in città.
“Questo corto che è diventato un kolossal per la quantità di persone coinvolte: sono infatti quasi 50 le comparse e gli addetti ai lavori intervenuti per la sua realizzazione. Le riprese sono ultimate da pochi giorni e il cortometraggio ora passerà alla delicata fase di post produzione con il montaggio delle scene e l’inserimento degli effetti speciali. Alcuni, soprattutto dopo aver visto il trailer, ci chiedono se abbiamo collaborato con qualche società ma non abbiamo avuto nessuna società alle spalle, abbiamo fatto tutto da soli” commenta ancora il regista Cavallini.
Il regista si è avvalso della collaborazione di Federico Meneghini e Ludovico Casalone, videomakers che insieme a Cavallini hanno creato nel 2020 il collettivo “Fotogramma Zero” e che hanno partecipato al documentario per quanto riguarda la fotografia, il montaggio, gli effetti visivi e la post produzione. Al progetto ha collaborato anche Alessio Foglia, sound designer che ha curato l’aspetto dedicato al progetto sonoro, mentre il lavoro di scenografia è stato affidato a Lorenzo Russo Rainaldi, scenografo di grande esperienza e dal suo team.
Chi è Giulio Cavallini, il giovane regista del corto “Ratavoloira”
Classe 1993, regista e attore, Giulio Maria Cavallini è il regista (e anche l’attore principale) del corto “Ratavoloira”. La sua formazione inizia con la Scuola di alta formazione professionale per attori del Teatro Stabile di Torino che gli ha permesso di formarsi sia come attore che come regista e di iniziare a collaborare con grandi nomi del settore teatrale e cinematografico come il maestro Declan Donnellan, leone d’oro alla carriera 2016 e l’attrice Michela Cescon.
Tra le opere realizzate dal Giulio Cavallini vi sono i cortometraggi “Il sognatore” (2011) che gli ha fatto ottenere il Premio della Giuria al Sottodiciotto Film Festival e “Conseguenze”, un cortometraggio che quattro anni fa ha vinto il premio come miglior thriller ai Los Angeles Film Awards.
Cavallini collabora attivamente anche con il teatro. Nel 2016 ha realizzato uno spettacolo alla Cavallerizza Reale occupata di Torino e nel 2020 è stato tra i finalisti del bando Registi Under 30 del 48° Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia. Recentemente ha diretto lo spettacolo “Un tram che si chiama desiderio” per il CineTeatro Baretti che però ha per il momento debuttato a porte chiuse e solo per gli addetti ai lavori a causa del lockdown, ma aprirà al pubblico nel 2022.
“Sono stato sempre un cinefilo. Il cinema è diventata subito un’ossessione per me, l’arte dove le altre arti trovano spazio ed equilibrio. Ho quindi iniziato a fare cinema da solo senza aspettare la grande occasione” commenta Cavallini, regista del corto “Ratavoloira”.
E chissà che il supereroe a cui ha dato vita non gli permetta di conquistare, proprio come nel corto da lui diretto, ineluttabilmente, il cuore dei torinesi.