Dopo il TOdays a breve partirà una nuova manifestazione musicale che da anni caratterizza Torino. Mercoledì 8 a Milano si darà il via a “MITO SettembreMusica” (la manifestazione di Torino partirà il giorno dopo), una ricchissima serie di concerti che durerà fino a domenica 26.
Si rinnova così un appuntamento iniziato dal 2007 e che vede una collaborazione musicale tra la città di Torino e quella di Milano (da qui il nome “MITO”), testimoniando come i due capoluoghi siano connessi non solo per rapporti economici e sociali ma anche di natura culturale e artistica.
Nonostante questa collaborazione sia iniziata 15 anni fa, il festival è di origini ancora più antiche e all’epoca era un’esclusiva tutta torinese che prendeva il nome di Festival Torino Settembre Musica.
Festival Torino Settembre Musica, storia di un evento
L’iniziativa è nata nel 1978 a opera dell’assessore per la Cultura della Città di Torino Giorgio Balmas, che i torinesi di vecchia data ricorderanno per la sua personalità originale e la sua passione per l’arte. Non a caso, amava anagrammare il suo nome per formare la frase “ars imago globi”, che in latino vuol dire “l’arte (è) l’aspetto del mondo”.
Lo scopo del festival era molto semplice, ed è sempre rimasto lo stesso: portare la musica colta fuori dai teatri e diffonderla in vari punti della città, anche quelli più popolari, in modo da permettere a tutti di fruirne.
L’obiettivo fu presto raggiunto. Il festival ottenne col tempo sempre più successo e oggi rappresenta uno degli eventi più attesi in città. Al punto tale che nel 2007 iniziò la partecipazione con Milano.
L’edizione di quest’anno ha come titolo “Futuri”, e si presenta, come sempre, particolarmente piena di appuntamenti. Il suo programma è davvero ampio e spazia dalla musica classica al jazz, passando per il pop.

MITO 2021, l’offerta musicale
Per il lungo elenco di concerti (ben 67) vi invitiamo a consultare il sito ufficiale del MITO. Sfogliando il programma potrete inoltre individuare le diverse location sparse in tutta Torino e i costi dei biglietti, che vanno dal gratuito a un massimo di 35 euro.
La musica suonata è principalmente classica, offrendo opere di grandi nomi come Mozart, Bach, Beethoven, Schubert, Handel, Rossini, fino ai più moderni Stravinski, Čajkovskij e Ravel. Molto particolare è “Il giorno dei cori”, ovvero domenica 12, interamente dedicato a cori che si esibiranno in 13 chiese diverse di Torino.
Un concerto dedicato alla città e allo stile Liberty che la caratterizza è sicuramente “Belle Epoque”, che si terrà il 16 nella Chiesa della Madonna del Suffragio: un’arpa e un violino eseguiranno musiche di Ravel dal sapore di primo Novecento. Ma la manifestazione non riguarda solo gli adulti.

Spazio ai ragazzi
Come è giusto che sia, molti appuntamenti sono riservati ai ragazzi. Uno dei tanti è “Futurottole”, che si terrà sabato 18 e vedrà l’esibizione dei “Piccoli cantori di Torino” nella “Casa Teatro Ragazzi e Giovani”.
L’esibizione, che si presenta come particolarmente interessante e coinvolgente, si basa su testi di frottole rinascimentali rielaborate in chiave moderna e di tipo scherzoso. Nello specifico le ‘frottole’ sono antiche canzoni popolane. Con queste canzoni, i ragazzi intendono esprimere la loro visione – giocosa – del futuro (tema portante dell’edizione).
E nuovamente i ragazzi saranno i protagonisti della serata conclusiva del MITO, dove al Conservatorio (in piazza Bodoni) andrà in scena “Pachua”, la storia di un ragazzino indiano Sioux che parte per un viaggio meraviglioso. Elio, il cantante del gruppo omonimo, è la voce recitante di questo racconto che si presenta in anteprima assoluta.
Il gran finale sarà poi all’Auditorium Giovanni Agnelli, dove la Filarmonica della Scala eseguirà “Sinfonie romantiche” (questo il titolo del concerto) composte da Mendelssohn e Schumann. Un luogo e delle musiche pronte a chiudere in bellezza questa edizione che si preannuncia davvero grandiosa.