Leo Ortolani arriva a Torino, perché al Salone Internazione del Libro c’è spazio anche per i fumetti, o meglio i graphic novel. L’autore di “Rat-man” ha presentato in anteprima il suo ultimo lavoro editoriale, un fumetto che si avvale di una importante collaborazione scientifica.
Il volume infatti è la terza parte di una trilogia creata in collaborazione con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana). Arriva dopo “C’è spazio per tutti” (edito da Panini Comics nel 2017) e “Luna 2069” (stampato da Feltrinelli Comics 2019, la stessa casa editrice di quest’ultimo lavoro). A presentare il fumetto, oltre all’autore, c’è Francesco Rea, responsabile della Comunicazione dell’ASI, e Luca Raffaelli, giornalista esperto di fumetti.
La fantascienza romantica di Ortolani
Il graphic novel di Ortolani racconta la storia di un immaginario astronauta (che ha le fattezze del Rat-man) lasciato su Marte nell’illusoria ricerca di forme di vita. La storia si fonda su informazioni reali fornite dalla ASI stessa ed è un pretesto per illustrare le caratteristiche del pianeta rosso da un punto di vista scientifico.
Nel racconto si fondono scienza e ironia, racconto e informazione, fantascienza e realtà. E un pizzico di poesia, quella tipica che caratterizza da sempre i lavori di Ortolani rendendoli dolcemente romantici e un po’ malinconici. Non a caso il titolo, “Blu tramonto”, fa riferimento all’aspetto che ha la Terra vista da Marte. Il nostro pianeta da lì appare come un punto blu, dolce e triste allo stesso tempo, immerso nel buio dello spazio.
La visione di questa perla blu è spettacolare, e nel colore richiama il blues, il generale musicale il cui nome, in inglese, significa appunto “triste”. Una tristezza romantica, come quella che si prova osservando un tramonto, che in questo caso da rosso diventa blu.
Il pubblico ascolta con interesse le parole di Ortolani e i presenti (per lo più torinesi) sentono l’argomento in modo particolare. Sì, perché una missione su Marte è davvero in cantiere qui a Torino.
Torino alla conquista di Marte
La storia, come accennato, è sorretta da reali basi scientifiche; Francesco Rea ne approfitta per ricordare l’importanza che Torino sta assumendo all’interno dei futuri progetti spaziali. Abbiamo già scritto dello Space Festival e dei relativi progetti che la città sta sviluppando nell’ambito aerospaziale, ma ci sono ulteriori obiettivi in corso.
Rea puntualizza il ruolo centrale che Torino svolge in particolare con Altec, l’azienda che ospita il Centro di Controllo Missione e che, come all’interno di un set cinematografico, simula il territorio marziano. Tutto questo perché a settembre 2022 è previsto il lancio del Rover Exomars, che svolgerà ulteriori indagini su Marte, completando quelle del precedente Rover Perseverance.
Al Salone oggi Ortolani ci ha fatto percepire Marte un po’ più vicina alla Terra, e l’anteprima del suo lavoro proprio qui a Torino sembra avere un significato più profondo. Mentre l’autore si appresta a firmare le copie di “Blu tramonto”, tutti noi pensiamo un po’ alle stelle, e a quella supernova sul logo del Salone che ci sorride di rimando.