Il quartiere Lingotto è una zona che dimostra perfettamente la capacità che ha Torino nel riqualificare le aree cittadine. A valorizzarlo sono diversi centri commerciali, il piccolo ma ben attrezzato parco Di Vittorio e soprattutto due bellissimi musei, quello dell’auto e la Pinacoteca Agnelli.
Possiamo definire la Pinacoteca un “piccolo gioiello”, sintesi perfetta per descrivere questo spazio museale che si trova al primo piano del centro commerciale 8 Gallery. La pinacoteca (termine che identifica una galleria che espone opere pittoriche) è effettivamente piccola, tuttavia ha delle caratteristiche che, a mio avviso, la rendono uno dei migliori musei della città. Ma prima di scoprire quali sono, sintetizziamo brevemente la storia del museo.
La Pinacoteca Agnelli, storia di una collezione

Come il nome suggerisce, la pinacoteca Agnelli è una selezione di opere provenienti dalla collezione privata di Gianni Agnelli e sua moglie Marella, che dopo aver conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Parigi, intraprese la carriera di fotografa e designer. Con il tempo, e in particolare dopo il matrimonio, divenne collezionista assieme al marito, dato che entrambi avevano una passione per l’arte.
I pezzi migliori di questa collezione sono stati donati alla sede del Lingotto, e dunque al pubblico, andando così a creare la Pinacoteca. Con questo gesto Agnelli voleva sottolineare il suo legame con Torino, nella speranza di creare un luogo che desse ancora più prestigio alla città.
La collezione, già preziosa di per sé, è stata poi inserita all’interno dello “scrigno”, vale a dire un progetto architettonico tanto funzionale quanto bello, non a caso realizzato da uno degli architetti più premiati al mondo, Renzo Piano. Ma cosa contiene questo “scrigno”? Vediamo nel dettaglio le opere presenti nel museo.
Le opere in mostra

Le opere esposte sono 25 in tutto, di cui 23 quadri e 2 sculture. Ecco perché abbiamo definito “piccolo” questo gioiello. Ma la qualità di queste opere vi lascerà a bocca aperta. È davvero raro trovare nomi così importanti concentrati tutti insieme: tra gli artisti stranieri ci sono Manet, Matisse, Renoir e perfino Picasso, mentre a rappresentare l’Italia ci sono Canaletto con le sue splendide vedute di Venezia, Modigliani e un bellissimo quadro futurista di Balla (“velocità astratta”).
Se i 23 quadri sono veri e propri capolavori che potete trovare in quasi tutti i libri di storia dell’Arte, le 2 sculture non sono da meno. Sono infatti opere di Antonio Canova, lo sculture più importante del Neoclassicismo e che con queste statue, che rappresentano due danzatrici, dimostra di meritare la sua fama.
La struttura del museo, come abbiamo detto, è molto funzionale. I quadri sono appesi su muri bianchi che rendono ancora più vivi i loro colori, mentre il largo uso del vetro permette all’ambiente di illuminarsi naturalmente. La sensazione finale è quella di visitare una galleria posta all’aperto sul tetto di un palazzo, un’esperienza decisamente unica nel suo genere.

Oltre alla collezione permanente, la Pinacoteca ospita periodicamente mostre temporanee e attualmente è in esposizione una su Le Corbusier, l’uomo che ha rivoluzionato l’architettura contemporanea introducendo l’uso del calcestruzzo e del vetro. Il museo, che appunto è realizzato per buona parte in vetro, sembra proprio il luogo ideale per ospitare un’esibizione su di lui.
ORARI
Da martedì a domenica
Aperto dalle 10 alle 19 con orario continuato
Ultimo ingresso alle 18:15
Chiuso il lunedì
BIGLIETTI
Intero € 12
Ridotto € 10 gruppi, over65, convenzionati
Ridotto speciale € 4 scuole, ragazzi 6-16 anni (martedì-venerdì)
Ridotto Centro per la creatività € 6 ragazzi 3-16 anni (weekend e festivi)
Gratuito
0-6 anni non compiuti (martedì-venerdì), 0-2 anni non compiuti (weekend e festivi), disabili, possessori “Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta” e “Torino+Piemonte Card”