Portare i lavoratori sul grande schermo: ecco lo scopo del Job Film Days, festival di cinema dedicato alle tematiche del lavoro e dei diritti. In questo periodo in cui le sale riaprono le porte al pubblico e riprendono la loro attività, il messaggio lanciato acquista maggiore forza.
La location di questa seconda edizione si terrà al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema, dal 22 al 26 settembre. In concorso ci sono oltre 60 film internazionali di cui 4 anteprime italiane; tutte le pellicole raccontano storie e persone legate al mondo del lavoro, focalizzando l’attenzione su donne, giovani e prospettive future.
Il programma si presenta estremamente ricco di iniziative oltre che di proiezioni. Diamo uno sguardo in maniera più dettagliate alle varie attività in corso.
Le iniziative del Job Film Days
Alle proiezioni dei 60 film si aggiungono 16 cortometraggi selezionati tra ben 562 pervenuti, nonché 7 documentari in concorso scelti tra 103. Entrambe le sezioni hanno una giuria di professionisti di cinema e del mondo del lavoro che aggiudicherà un premio all’opera migliore.
Il concorso prevede inoltre 4 sezioni speciali dedicate al lavoro delle donne, quello dei detenuti, la situazione in America Latina e infine il cinema d’impresa. Quest’ultimo punta l’obiettivo sulla FIAT, sul suo rapporto con Torino e sulle prospettive future (in proposito abbiamo già parlato del MauTo e della Pinacoteca Agnelli).
Due masterclass arricchiscono ulteriormente il programma. La prima sarà tenuta dal regista Lech Kowalski venerdì 24 settembre alle 18.30 al Cinema Massimo, mentre il giorno dopo allo stesso orario e stesso luogo sarà il regista Stéphane Brizé a incontrare il pubblico torinese.

Non possono mancare incontri e dibattiti sui temi del festival, ovvero lavoro e cinema. Segnaliamo in particolare gli incontri del 23 settembre che vede un “Omaggio a Pietro Balla”, e “La lunga marcia”, evento che ha lo scopo di offrire uno spaccato di realtà sociali del passato ma ancora attuali tramite la proiezione dei film “Roma ore 11” e “Furore”.
Un festival che si presenta ricco non solo di film ma anche di obiettivi, i cui intenti di promozione territoriale sono testimoniati anche dai numerosi partner. Il cinema diventa quindi un collante che unisce e porta avanti un progetto, così come segnalato dalle parole degli organizzatori.
Il commento di Annalisa Lantermo, direttrice del Festival
“Mi fa molto piacere offrire al pubblico, che spero sia numeroso e variegato, la selezione di film che abbiamo scelto quest’anno – dichiara Annalisa Lantermo – dopo un approfondito lavoro di ricerca nell’ambito della produzione cinematografica dal 2019 ad oggi”.
A proposito della condivisione di intenti, la direttrice del festival aggiunge “mi fa piacere presentare, negli incontri che accompagnano i film, esperti e testimoni che contribuiranno ad approfondire e arricchire gli argomenti trattati, rendendo più vivo e partecipato il festival. Un grazie sincero a tutti i nostri partner e al loro imprescindibile contributo”.
Ancora una volta, dunque, Torino vi dà appuntamento al cinema; dopo il Torino Underground Fest recentemente concluso, i proiettori sono pronti a riaccendersi su questa seconda edizione del Job Film Days. Per prenotarsi agli eventi (molti dei quali sono gratuiti) vi invitiamo a consultare il sito ufficiale del festival.