La decisione con buona probabilità nel bene e nel male farà discutere e non è detto che non possa essere emulata da altri, la casa editrice ‘Uno Editori’ ha deciso attraverso un lungo e preciso post Facebook scritto dal fondatore del gruppo editoriale Phabhat Eusebio di rinunciare a presenziare al Salone del Libro il prossimo ottobre, dunque non presenzierà all’evento in programma dal 14 al 18 ottobre prossimi.
Nel post le ragioni che hanno portato la Casa editrice a fare un passo indietro rinunciando anche all’acconto già dato per l’acquisto dello spazio per seguire ‘uno dei valori più elevati e sacri dell’universo’, si legge nel post, ossia la libertà, ma non ‘quella decantata dai politici o dai filosofi, ma la libertà di coscienza, da cui derivano tutte le altre’. La protesta della casa editrice è contro la richiesta del Green Pass per i partecipanti alla Kermesse. Di seguito il post
Salone del Libro, protesta contro il Green pass: Casa editrice ‘Uno Editori’ ritira la sua partecipazione
“NO GREEN PASS #eversionedicoscienza
UNO EDITORI ritira la sua partecipazione al Salone del libro di Torino.
La vita inizia dove finisce la #paura!
Questo è il tempo del coraggio, delle scelte difficili, scomode, non comprese, osteggiate dalle masse… ma necessarie. La vita non si fonda sulla parola, spesso effimera e danneggiata da sistemi di pensiero appesantiti da secoli di condizionamenti sociali…. ma sull’azione consapevole che nasce da una visione utopistica del mondo e della collettività.
Ho così deciso, in accordo con altri #editori, di rinunciare alla nostra partecipazione al Salone internazionale del libro di Torino.
Rinuncio all’acconto dato per l’acquisto dello spazio e agli incassi dei 5 giorni di fiera, e a dare lavoro a tutte le persone coinvolte in questi anni per la gestione dello stand… perché?
Uno Editori rinuncia al Salone del Libro: perché?
• Per rispettare uno dei valori più elevati e sacri dell’universo, la libertà… non quella decantata dai politici o dai filosofi, ma la libertà di coscienza, da cui derivano tutte le altre.
• Per dire NO, a un sistema repressivo e coercitivo!
• Per essere d’esempio, per le prossime generazioni, e attenuare gli effetti della sociopatia dilagante di questa era, la falsa pandemia!
Buona VITA a tutti, compresi gli ZOMBIE che vagano senza meta alcuna…
“Un ribelle ti rispetta, rispetta la vita e ha una profonda riverenza per tutto ciò che cresce, fiorisce, respira… non si pone sopra di te, più santo di te, più in alto di te, è semplicemente uno come gli altri e può rivendicare solamente una cosa: che è più coraggioso di te”. (OSHO)”
Il post in poche ore ha suscitato un acceso dibattito in tanti hanno appoggiato la scelta della casa editrice ed hanno lasciato un commento non solo per ringraziare della decisione coraggiosa del fondatore del gruppo, ma confidando anche che altri possano prenderlo ad esempio ed emularlo. Vi è anche chi si è detto totalmente contrario alla scelta della casa editrice additando questo escamotage come pura azione di marketing per divenire maggiormente popolari, ancor più che partecipare al salone del Libro. Voi dalla vostra cosa ne pensate?
Questa notizia mi era giunta tramite “passaparola” di fb, precisamente tramite l’autrice Dealma Franceschetti che pubblica con Macro Edizioni. Anch’essi hanno ritirato la partecipazione. Credo che citarlo sia necessario per evidenziare che “i folli” ci sono non sono unici, per dare forza a questa posizione. Grazie