Torino- E’ già tempo di tirare le somme per la prima edizione torinese del Festival dell’Economia.
Si è chiusa sabato la kermesse iniziata martedì e che ha portato a Torino grandi nomi della scena nazionale e internazionale. Nell’ultimo giorno ci sono stati tra gli altri gli interventi del Governatore di Bankitalia Visco e del Presidente della Corte Costituzionale Amato. Soprattutto è stato di grande rilievo la presenza di Muhammad Yunus, Premio Nobel per la pace l’ economista del Bangladesh che fondò negli anni 70 la Grameen Bank (Banca di Villaggio), struttura che introdusse il microcredito. Si tratta di una pratica che poi si è diffusa in tutto il mondo.
Soddisfazione del prof. Tito Boeri
Anche se appena concluso il Festival può già tentare un primo bilancio.
Lo fa il Direttore Scientifico, Tito Boeri, che non nasconde la propria soddisfazione. “La città ha risposto alla grande; abbiamo avuto un interesse altissimo e fin dal primo giorno ben al di sopra delle nostre aspettative. Quindi siamo molto molto contenti”
C’è stato un cartellone fitto di eventi che hanno scatenato domande, confronti sulla salute dell’economia, sui vari risvolti del lavoro e della prodizione e quella del salario minimo. Modello introdotto nel 2015 in Germania, che ha fissato una base alla protezione dei redditi più bassi ha permesso di introdurre maggiore flessibilità dei contratti un po’ più sostanziosi. Una ipotesi che sembra piacere al direttore scientifico del festival Tito Boeri, che è appoggiata anche dal commissario europeo Gentiloni che, intervenuto venerdi al teatro Carignano affollato, lo ha definito uno strumento indispensabile. Adesso dai luoghi delle conferenze questi temi devono entrare a far parte della realtà. Cosi il festival lascerebbe davvero un segno indelebile e diventerebbe pietra miliare della nuova economia.