Tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre, il Museo Regionale di Scienze Naturali verrà riaperto al pubblico. Nella notte fra il 2 e il 3 agosto 2013, una bombola scoppiò all’interno di un’area museale provocando l’inagibilità: si ruppe una parte del pavimento al pian terreno e diverse vetrate; per fortuna non ci fu nessun ferito, poiché la struttura era chiusa. Da allora i lavori di ristrutturazione sono continuati senza sosta, in modo da per poter anticipare il prima possibile la riapertura al pubblico. Lo stop a causa della pandemia però non ha aiutato, ma dopo otto anni il Museo potrà nuovamente ospitare i propri visitatori.
I lavori al Museo Regionale di Scienze Naturali
“La riapertura del Museo sarà uno degli appuntamenti più importanti del 2021. La ristrutturazione si è quasi conclusa: a riaprire per prime saranno le sale espositive denominate Lo spettacolo della Natura, al piano terreno e sui soppalchi; il deposito di mineralogia; il deposito librario; le sale espositive in corso di allestimento con le mostre permanenti a tema Estinzioni, Lupo e Minerali; la nuova sala conferenze e i depositi di petrografia al piano interrato. Saranno inoltre aperti gli spazi espositivi dell’Arca, dello Storico Museo di Zoologia e della manica Sud della crociera, dedicati alle mostre temporanee, e i depositi visitabili di paleontologia al piano interrato”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Vittoria Poggio.
Otto anni di lunga attesa
Dopo otto anni di attesa gli appassionati di natura, minerali e quant’altro, potranno nuovamente beneficiare delle bellezze e delle novità messe a disposizione dal Museo Regionale di Scienze Naturali, situato nel centro di Torino.
Verrà inoltre allestito un bookshop, uno spazio per la didattica e nel periodo natalizio gli organizzatori vorrebbero riaprire la caffetteria, gravemente colpita dall’esplosione; ma per queste iniziative bisognerà attendere ancora un po’.

Una visita al Museo
Situato in Via Giovanni Giolitti 36, il Museo Regionale di Scienze Naturali nasce nel 1978 con l’obiettivo di promuovere l’incremento della cultura scientifica di massa, incentivando l’interesse della popolazione, soprattutto giovanile, per le scienze naturali.
Al suo interno si possono ammirare cinque sezioni: una sala dedicata al mondo della botanica e delle piante; uno spazio riservato all’entomologia, ovvero lo studio degli insetti; un’area dedicata alla scienza della terra che si ramifica a sua volta in discipline come la mineralogia, la petrografia e la geologia. I visitatori potranno anche ammirare una sala riservata alla paleontologia e quindi allo studio dei fossili, e infine una sezione sulla zoologia che si occupa degli animali e dei protozoi.
Il Museo vanta anche una sontuosa biblioteca che contiene all’incirca 20mila volumi consultabili e un centro didattico impegnato nella realizzazione di manuali e nell’organizzazione di laboratori, visite guidate e corsi di formazione.