La fisionomia di Corso Galileo Ferraris in questi giorni è cambiata. All’incrocio con via Cernaia è sorta una imponente opera formata da una coppia di grandi sculture verticali in acciaio inox satinato di oltre 5 metri di altezza, simili fra loro ma con sviluppi formali diversi. Si tratta di “Anatomia Umana” dell’artista Salvatore Astore, un regalo della galleria d’arte Mazzoleni alla città di Torino.
Le due opere sono state studiate e realizzate per instaurare un dialogo con lo spazio urbano circostante e proprio per realizzare ciò è stato scelto un punto nevralgico della città dove collocarle, l’incrocio tra corso Galileo Ferraris e via Cernaia.
Le sculture acquistano così uno specifico senso urbanistico valorizzando esteticamente l’inizio della lunga prospettiva al cui fondo si può ammirare il monumento a Vittorio Emanuele II.

A contraddistinguere il gruppo scultoreo sono sia la monumentalità che l’essenzialità e sembra vigere un rapporto dialettico tra loro ed il paesaggio urbano e naturale che le circonda.
L’artista brindisino, torinese di adozione, sin dall’inizio della sua carriera è stato profondamente affascinato dai disegni anatomici di Leonardo da Vinci e ha deciso di concentrare il suo lavoro sulla produzione di sculture antropomorfe in ferro saldato verniciato e successivamente in acciaio inox. Come evoluzione del suo primo periodo, negli ultimi anni ha sviluppato un ciclo di opere di notevoli dimensioni caratterizzate dalla presenza di grandi fori, che rendono più fluido il rapporto con lo spazio esterno.
“L‘artista in queste due opere sperimenta geometrismo e volumi, giungendo a una frontiera labile dove svanisce l’intervento umano e prosegue quello della natura, dando nascita a nuove forme, nuove anatomie” commenta lo storico dell’arte Francesco Poli.
“Anatomia Umana” nelle strade di Torino: intervento artistico per la rivalutazione di uno spazio pubblico
La scelta di collocare “Anatomia Umana” di Salvatore Astore all’incrocio tra Corso Galileo Ferraris e via Cernaia è un preciso intervento artistico site-specific nato con l’intento di rivalutare uno spazio pubblico.
Ma il progetto è anche un perfetto modello di sinergia tra pubblico e privato: grazie alla collaborazione tra la galleria Mazzoleni e le istituzioni pubbliche, il sito riqualificato di Corso Galileo Ferraris si presenta come nuovo punto di riferimento e felice esempio di arte pubblica a beneficio dei cittadini e dei visitatori del capoluogo piemontese.
L’esposizione che sarà permanente si inserisce all’interno delle ricorrenze del quinto Centenario della morte di Leonardo da Vinci, ed è realizzata in collaborazione con la Città di Torino, sotto il coordinamento dell’Ufficio Arte Pubblica e con i patrocini della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino.
L’illuminazione dell’opera è a cura di Iren, l’operazione è resa possibile grazie al sostegno di Banca Intermobiliare, e al sostegno di aziende e mecenati del territorio tra i quali Assistudio, Gruppo Building, Damilano, Deltratre, Subduded, Vestil.