Riccardo Illy, l’imprenditore triestino dell’omonima ditta di caffè, ha deciso di investire in Piemonte, e più precisamente nel vino. Il suo obiettivo è quello di acquisire una storica cantina di Barolo, Manzone di Monforte d’Alba. L’intenzione, come lui stesso ha dichiarato, è di “diventare un langarolo Docg”.
La natura di questo progetto non è di comprare o rilevare brutalmente l’attività ma entrare a far parte in maniera attiva alla produzione di vino. “Non vengo in Piemonte per comprare aziende del vino ma per diventare — in punta di piedi — parte del territorio”.
Riccardo Illy e il Piemonte: un progetto economico in crescita
Non è la prima volta che l’imprenditore muove i suoi passi nel Piemonte. Nel 2006 il gruppo Illy ha acquisito la Domori, storica casa torinese per la produzione di cioccolato. Un’eccellenza del settore che vanta un prestigioso primato: la Domori infatti è la prima casa al mondo ad usare solo cacao fine, e nella fattispecie il Criollo, il più raro in assoluto.
Ma il gruppo Illy non si è limitato a questo. Andando avanti nella produzione di alta gastronomia, ha acquisito il gruppo Agrimontana, azienda di Borgo San Dalmazzo (CN). Fondata nel 1972 e specializzata nella produzione di confetture, l’azienda si è unita ai marchi del “Polo del Gusto”.
Il Polo del Gusto è la sub-holding del Gruppo illy che riunisce tutti i marchi extra caffè. Si tratta di eccellenze del settore “Food e Beverage” che si distinguono per la qualità assoluta del prodotto finale e per la spiccata sensibilità agli aspetti dell’impatto ambientale.

Polo del Gusto, una tutela dei sapori
Sebbene l’acquisizione dell’azienda vinicola Manzone non sia del tutto certa, i progetti che Riccardo Illy ha in merito lo sono. Il Barolo, infatti, entrando a far parte del Polo del Gusto affiancherà un prodotto dello stesso settore come il Mastrojanni, vino brunello di Montalcino.
Sono già in cantiere ulteriori acquisizioni di prodotti complementari al caffè come biscotti e caramelle naturali. Tuttavia Illy ha preso in considerazione anche la possibilità di puntare al “salato”, includendo nel Polo del Gusto anche l’olio, la pasta e il riso.
Con quest’ultimo prodotto è possibile che l’espansione del gruppo Illy in Piemonte continui, essendo la regione più risicola d’Italia con il 50% della superficie nazionale a riso. È anche la sola regione ad avere l’unica DOP italiana del riso, ovvero il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese.
Per l’economia piemontese sarebbe un’opportunità interessante, ma soprattutto lo sarebbe per la produzione in sé e la sua tutela. Gli standard del Polo del Gusto, infatti, pongono particolare attenzione all’impatto di ogni aspetto della produzione, dalle tecniche di coltivazione alla logistica. Che in tempi di cambiamento climatico, non è da sottovalutare.