Mercoledì 12 gennaio la Regione Piemonte ha sigliato un accordo con l’Unione Regionale Cuochi Piemontesi, il cui obiettivo è promuovere la gastronomia locale. L’accordo tra i due enti vuole creare un rilancio economico usando come strumento le risorse agrarie e agroalimentari del territorio.
Il protocollo d’intesa è stato firmato nel Palazzo della Regione Piemonte a Torino; a presenziare l’evento il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa e il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Piemontesi, Stefano Bongiovanni.
Gastronomia in Piemonte, una risorsa economica
Il Piemonte, come le altre regioni d’Italia, trova parte della sua identità nella cucina tradizionale e nella produzione di ingredienti tipici del luogo. Il vino è il principale motore economico del settore, tuttavia con la dovuta promozione e valorizzazione, anche altri prodotti tipici potranno diventare beni di consumo nazionale.

Il patto appena siglato si propone di fare questo attraverso azioni mirate di formazione del personale addetto alla produzione e ai servizi. Completeranno il progetto iniziative di informazione sull’educazione alimentare rivolte al consumatore finale.
Il presidente Alberto Cirio ha dichiarato infatti che “i cuochi del Piemonte portano nel mondo le nostre eccellenze e i sapori della nostra cucina; per questo possono ricoprire un ruolo primario nel diffondere la cultura della qualità del cibo e del consumo consapevole”.
Il ruolo dei cuochi piemontesi
I cuochi e gli operatori del mondo enogastronomico piemontese rivestono dunque un ruolo importante; l’Unione Regionale Cuochi Piemontesi, inoltre, è l’unico ente (comprensivo di associazioni provinciali) che rappresenta la regione all’interno della Federazione Italiana cuochi.
Il presidente dell’Unione, Stefano Bongiovanni, a tal proposito ha dichiarato che “questo è un passo molto importante per le nostre associazioni provinciali e per la nostra Unione regionale. Essere a fianco della Regione Piemonte è un inizio di uno splendido cammino di crescita e di valorizzazione del territorio”.
Il rilancio della ristorazione è diventato ormai un argomento primario, anche perché oggetto di manifestazioni e proteste da parte degli operatori del settore a causa delle restrizioni anti Covid. L’augurio è che questa particolare attenzione che la Regione Piemonte sta prestando al settore dia i suoi frutti e implementi l’introito economico.