Superano i 120 milioni di euro le risorse assegnate al territorio metropolitano di Torino nel PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza.
Un budget importante, che sarà erogato da quest’anno fino al 2026, e a cui si affiancano altri 113 milioni di euro destinati solo a Torino.
In particolare il PNRR destina risorse a progetti con valenza sociale e territoriale che vedano protagonisti i Comuni nell’area metropolitana dove le condizioni di disagio sociale e di vulnerabilità sono più diffuse.
Non sarà facile aggregare su una linea progettuale unica realtà locali piccole e piccolissime, anche non confinanti tra loro, ma il sindaco Lo Russo è fiducioso: “Siamo convinti che la ripresa del territorio metropolitano di Torino passi attraverso la rimozione delle situazioni di degrado urbanistico e di emarginazione sociale, culturale ed economica” ha dichiarato il primo cittadino.
PNRR: “Un’occasione unica per la ripresa di tutto il Piemonte”
Delle risorse del PNRR 233 milioni saranno destinati alla rigenerazione, al rilancio economico e alla ricucitura sociale.
“Un’occasione unica per la ripresa di tutto il Piemonte dalla quale dovremo trarre il massimo vantaggio” ha commentato il sindaco metropolitano Stefano Lo Russo che nella giornata di ieri ha ufficialmente firmato il decreto nel quale sono indicati i termini e le tempistiche del finanziamento per la parte del vasto territorio non compreso nel capoluogo.
Il primo cittadino ha inoltre spiegato che nonostante le brevi tempistiche, il confronto con i Comuni, le Unioni di Comuni, le Unioni montane è alla base delle decisioni che Città metropolitana di Torino dovrà inviare al Governo tra due mesi, nello specifico entro il 16 marzo.
Le regole che arrivano da Roma sono chiare, le prescrizioni e i requisiti devono essere rispettati: i progetti integrati di rigenerazione urbana dovranno avere un importo minimo di 50 milioni di euro, pena l’inammissibilità.
Nel decreto si sottolinea che le parole chiave inclusione e coesione saranno declinate attraverso l’eliminazione delle barriere di genere, fisiche, culturali, formative e di contesto socio economico oltre che infrastrutturale, che impediscono la piena partecipazione di tutta la società al processo di modernizzazione e rilancio del Paese.

L’iter per presentare Progetti Integrati di Rigenerazione Urbana
L’iter prevede che i Comuni, singoli o associati e le unioni di Comuni, presentino Progetti Integrati di Rigenerazione Urbana che saranno esaminati da una commissione tecnica che verrà costituita appositamente.
Entro la mezzanotte del prossimo 26 gennaio dovranno essere inviate con pec le proposte sintetiche con l’idea del progetto, l’elenco degli interventi, la loro collocazione territoriale, i risultati attesi e un primo prospetto del budget suddiviso per annualità.
Dopo una prima verifica da parte della commissione di Città metropolitana di Torino, entro la mezzanotte del prossimo 22 febbraio dovrà essere inviata la proposta completa con tutti gli allegati nel dettaglio.
Ogni Comune o unione di Comuni potrà presentare una sola proposta progettuale.
L’ulteriore confronto con i proponenti dovrà consentire alla Città metropolitana di Torino l’invio dei Progetti Integrati di Rigenerazione Urbana al Ministero dell’Interno entro la scadenza del 16 marzo: le proposte selezionate saranno contenute in un decreto del sindaco metropolitano.