Torino è la prima città in Piemonte ad utilizzare il modello di inquadramento per i rider della nota azienda di food delivery Just Eat. Un traguardo importante quello raggiunto da 560 i rider torinesi che hanno ottenuto un nuovo e più garantista modello di assunzione. La consociata italiana del gruppo internazionale negli ultimi mesi ha lavorato a stretto contatto con le organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT-CISL e UIL Trasporti affinché si raggiungesse un accordo soddisfacente da entrambe le parti: ne è scaturito un contratto collettivo aziendale nel settore Logistica, Trasporto, Merci e Spedizioni.
Cosa prevede il Contratto Collettivo per i rider di Just Eat
Just Eat ha deciso di inquadrare i suoi dipendenti, che si occupano della consegna dei pasti direttamente a domicilio dei clienti, con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato nel settore Logistica, Trasporto, Merci e Spedizione.
Il contratto offre la garanzia di tutti i diritti sindacali dei dipendenti, la copertura assicurativa INPS e INAIL ed osserva un preciso trattamento economico.
La retribuzione si basa sulle tabelle del CCNL e prevede un compenso orario che parte da una base di 9 euro con possibilità di essere incrementata in seguito all’anzianità di servizio del dipendente. È fissato in quattro il numero massimo di consegne orarie ed è prevista un’assicurazione aggiuntiva in caso di grave incidente del rider.

Nella retribuzione sono stati introdotti: TFR, festività e maggiorazioni per l’eventuale lavoro straordinario svolto. Questi lavoratori avranno un monte ore di ferie, la possibilità di usufruire di assenze per malattia e potranno richiedere maternità e paternità. E’ prevista inoltre un’ulteriore indennità, corrispondente ad un “rimborso chilometrico” per coloro che utilizzano un proprio mezzo.
A tutti i rider sono concessi gratuitamente: casco, indumenti con alta visibilità da indossare nelle ore notturne, indumenti e zaino antipioggia.
Inoltre per i nuovi assunti l’azienda offre anche un corso preparatorio di formazione di 12 ore che illustra non solo i dettami della professione ma anche le principali regole in materia di salute e sicurezza da rispettare durante le consegne.
Torino prima città piemontese a implementare il nuovo modello di assunzione
Il nuovo modello di assunzione applicato dall’azienda permetterà quindi ai dipendenti che si occupano del delivery a due ruote di essere inquadrati correttamente e all’azienda di perseguire un percorso di investimento capillare sul territorio.
Nell’ultimo anno il food delivery ha registrato un trend estremamente positivo in tutta Italia ed in Piemonte soprattutto nella città di Torino: i dati mostrano chiaramente come l’azienda Just Eat abbia avuto un incremento del 60% rispetto all’anno precedente di partner commerciali come ristoranti e bar che hanno scelto di associarsi al noto servizio digitale di consegna a casa dei pasti. Complice il fatto che i servizi di ristorazione hanno dovuto tenere le serrande chiuse a causa delle restrizioni imposte dal Governo per arginare l’epidemia da Covid-19, il servizio di delivery nel capoluogo piemontese è cresciuto notevolmente.
L’obiettivo dell’azienda non è solo orientato a creare nuovi posti di lavoro, soprattutto nelle grandi città dove il servizio delivery ha richieste molta più elevate, ma con l’applicazione del nuovo contratto intende perseguire anche l’obiettivo di migliorare il servizio offerto di food delivery all’interno delle singole città.