Natale in chiaroscuro per la ristorazione piemontese, almeno secondo i dati di Epat Torino. L’Associazione Pubblici esercizi di metropoli e provincia sezione locale della FIPE, ed in generale di Confcommercio comunica quanto riscontrato da un’indagine effettuata presso 6.000 locali in tutta la Regione.
La pandemia ha segnato negativamente l’affluenza nei ristoranti (-15% di clienti), percentuale che corrisponde a circa 35mila avventori che hanno disertato i locali rispetto al 2019 di pre-crisi.
Il problema di queste cifre non si riassume soltanto nella decisione delle singole persone, delle famiglie e dei gruppi di tenersi lontano da questi esercizi. Bisogna tenere conto anche della volontà, e ovviamente della possibilità materiale, dei titolari di riaprire i loro locali.
L’attuale nuovo aumento dei contagi e i disagi economici dell’ultimo biennio hanno fatto sì che rimanesse aperto solo il 65% dei luoghi di ristorazione. A queste difficoltà se ne sommano altre, che non aiutano a migliorare il quadro complessivo: il Super Green Pass nazionale in vigore dal 6 dicembre 2021, le limitazioni agli ingressi di clienti stranieri e una preoccupante carenza di personale.
Il periodo natalizio, come da tradizione, è quello che i ristoratori aspettano per tutto l’anno. In questo lasso di tempo si concentra circa un decimo del fatturato annuale.
Le dichiarazioni dell’Epat
Claudio Ferraro, direttore di Epat Torino, pone l’accento sui fattori economici esistenti per fornire una spiegazione ragionata al momento attuale. Ferraro dice che “I fortissimi rialzi sulle forniture di energia elettrica e gas, comporterà un aumento dei prezzi anche per cene e cenoni preferibilmente scelti a prezzo fisso. In merito ai controlli, comunque dovuti e necessari, speriamo che si svolgano in modalità tale dal condizionare troppo lo svolgimento dell’attività degli esercizi“.
Alessandro Mautino, presidente di EPAT Torino, afferma in controtendenza che “Vi è comunque un senso di positività di oltre il 60% degli operatori, che vedono nell’essere aperti la prospettiva di avvicinarsi sempre più alla normalità del periodo pre-Covid. In questo senso non si può che valutare positivamente anche gli obblighi di controllo del Super Green pass da parte degli operatori“.